Tavullia, accoltella il fratello
dopo una lite a tavola

Tavullia, accoltella il fratello dopo una lite a tavola
di Emy Indini
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Martedì 5 Agosto 2014, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 13:19
TAVULLIA (Pesaro e Urbino) - Fratelli coltelli. Il pi piccolo contro il pi grande. L’alcol come miccia accesa da un carattere irascibile e spesso sotto gli effetti dell’alcol. La mano armata di un coltello da cucina era quella di un 50enne di Tavullia, disoccupato ed ex invalido, che vive con il fratello di due anni pi grande (anche lui senza lavoro) e la madre pensionata.





Tutto è iniziato attorno al tavolo apparecchiato per la cena, verso le 20 di sabato. La discussione è stata un crescendo Rossiniano con il 50enne, da poco rientrato a casa completamente ubriaco, che si lamentava del cibo e se la prendeva con il mondo. Una parola ha tirato l’altra, i toni si sono alzati, fino a quando, per smorzare la tensione ed evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, il fratello maggiore si è alzato da tavola ed è andato a chiudersi in camera. Dopo un quarto d’ora, la porta si è spalancata ed è entrato il 50enne come una furia brandendo in mano un grosso coltello da cucina con la lama lunga 24 centimetri e larga 4. L’uomo si è avventato sul fratello contro cui ha scagliato una serie di fendenti. Uno due, tre, cinque coltellate molte delle quali sono andate a vuoto. Due di esse, però, lo hanno ferito: una all’orecchio e l’altra sul petto, entrambe sul lato destro. La lama poi ha colpito alcuni oggetti e si è spezzata dando al 52enne il modo di sottrarsi alla morsa e fuggire, urlando, in mezzo alla strada. Quello di sabato non è stato il primo episodio del genere visto che il 50enne ha una condanna sulle spalle per aver già accoltellato, anche se in modo più lieve, il fratello maggiore. Quest’ultimo, anche stavolta, è dovuto correre dai carabinieri della locale stazione accompagnato da un amico che lo ha incontrato per strada mentre chiedeva aiuto con la maglia ricoperta di sangue. Sul posto sono arrivati i militari di Tavullia e Borgo Santa Maria che, dopo aver chiamato il 118 per soccorrere il ferito (dimesso dall’ospedale con 15 giorni di prognosi), sono andati a cercare l’aggressore il quale, intanto, si era nascosto in un casolare poco distante. Ritrovato, è stato arrestato per lesioni aggravate.
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