Sant'Angelo in Vado, omicidio Lulli: ora Meta accusa Mema

Sant'Angelo in Vado, omicidio Lulli: ora Meta accusa Mema
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Martedì 7 Giugno 2016, 21:02
SANT'ANGELO IN VADO (Pesaro e Urbino) - Il colpo di scena c'è stato. Ora è Igli Meta ad accusare Marjo Mema di aver ucciso Ismaele Lulli, 17enne di Sant'Angelo sgozzato lo scorso luglio.
"Io ho dato le prime due coltellate, il resto lo ha fatto Marjo" ha detto in aula. Carlo Taormina e Salvatore Asole, avvocati di Igli, dicono di "aver fornito all'autorità giudiziaria nuovi elementi per individuare il vero colpevole. Le due coltellate del nostro assistito non sarebbero state mortali, come conferma una nostra perizia autoptica". Dall'altra parte Umberto Levi, avvocato di Marjo, sostiene il suo cliente. "Marjo ha ripetuto di essere rimasto a distanza dal luogo del delitto e di essere arrivato senza poter impedire nulla. Non ci sono tracce di sue impronte sul coltello e poi MArjo è mancino, non sono compatibili quei segni. E' del tutto estraneo". In aula anche Roberta Bruzzone, consulente della famiglia Lulli: "Dichiarazioni surreali, non fanno altro che aggravare le loro posizioni". Il 22 giugno l'udienza preliminare, ma pare che entrambi gli indagati decideranno per il dibattimento in corte d'assise.
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