Complanare di Fano, don Marco si arrende
ma striglia il sindaco: «Una delusione»

Complanare di Fano, don Marco si arrende ma striglia il sindaco: «Una delusione»
di Osvaldo Scatassi
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Martedì 7 Giugno 2016, 21:09
FANO (Pesaro e Urbino) - Don Marco Polverari si è arreso. Ha alzato le braccia di fronte all’impossibilità di ottenere, sensibilizzando la politica, una modifica della complanare, la nuova strada che correrà lungo l’A14 e affetterà le proprietà sue e di altri confinanti. «Mi sono arreso in modo dignitoso, disposto a subire ma anche convinto che la sua forza, caro sindaco Massimo Seri, sia la debolezza nel progettare», ha scritto il sacerdote dopo un’animata assemblea a Tre Ponti. Si è discusso di lavori pubblici, ma la parte del leone l’hanno fatta le opere compensative della terza corsia A14. Quasi 7 chilometri di nuove strade, 14 rotatorie e il secondo ponte sul fiume Metauro (per un investimento complessivo di 60 milioni a carico di Società Autostrade) che costituiranno il tracciato della futura complanare. Gli espropri hanno sollevato un putiferio, famiglie e pensionati li stanno vivendo come l’amputazione delle cose più care: giardini, orti, vialetti alberati, cancelli e recinzioni. Il sindaco Seri e l’assessore Cristian Fanesi, con loro la collega di giunta Caterina Del Bianco, hanno confermato che si andrà avanti e che sono possibili solo ritocchi non sostanziali. «Ormai non c’è più niente da fare – ha scritto don Marco al primo cittadino – Dalla viva voce di un’Amministrazione che non sa dire cose nuove, ascolto ripetere solo ciò che ho già sentito. Un’Amministrazione che non sa dire cose nuove, né sa fare scelte coraggiose. Forse mi sono sbagliato, illudendomi e chiedendo troppo a chi non interviene sui progetti delle strade, ma riesce soltanto a chiudere le buche. Una delusione per me e un danno per tutti, perché mancano ancora troppi giorni, prima che prendiate la strada del ritorno a casa. Scusate se mi sono permesso di svegliarvi: tornate pure a dormire, ma non posso certo augurarvi sogni d’oro». Don Marco ha rinunciato all’azione sulla politica, però il suo ricorso al Tar è ancora lì che attende di essere discusso dopo sette anni. E adesso c’è anche la richiesta di sospendere gli espropri. Molto rammarico, durante l’assemblea, per la mancata rotatoria alla fine della superstrada, all’altezza dell’attuale casello A14. L’opera avrebbe permesso uno sviluppo migliore per la viabilità al servizio del traffico di attraversamento, ma Anas si è opposta e non c’è stato modo di farle cambiare idea.
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