Aspirapolvere acceso e fermo per ore di notte, pedinamenti a vicini, urla in casa e insulti passando sul pianerottolo. Sono fatti per cui il gup di Ancona Francesca Zagoreo ha rinviato a giudizio una donna di 53 anni residente a Montemarciano con l'accusa di stalking ai danni di vicini di casa nei primi mesi del 2013.
La donna era arrestata a marzo dello stesso anno ed è imputata anche in un altro processo che si terrà il 27 novembre: l'esecuzione della misura, dopo la quale era stata rimessa in libertà, era seguita a una denuncia e all'ammonimento del questore a non avvicinarsi alle parti offese. Lei sostiene che questi fatti non sarebbero mai accaduti, lamenta a sua volta molestie e ingiurie dai vicini e sarà parte offesa in un processo davanti al giudice di pace a carico di una condomina il 4 dicembre.
Per i fatti contestati oggi il processo inizierà il 19 gennaio. Solo una delle tre parti offese si è costituita parte civile: sostiene che l'imputa avrebbe reso difficile ai vicini del palazzo con rumori molesti ma anche 'spiandolì da dietro le porte e, a volte, facendo finta di telefonare per parlare a voce alta. La donna, difesa dall'avv. Carmelino Proto, sostiene che alla base delle accuse vi sarebbero solo screzi condominiali.
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