Subito dopo il ritrovamento si è pensato che potesse essere stato un incidente involontario, ma l’ipotesi vandali si è fatta sempre più concreta fino a diventare vera e propria certezza. La statuetta, situata all’interno di una piccola edicola collocata nella grotta naturale poco prima della galleria romana (nel territorio di Fermignano al confine con il comune di Acqualagna), è un’opera artisticamente poco pregiata e dal basso valore storico, ma tutta la popolazione locale è profondamente legata a quell’immagine scolpita nel marmo. Nel mese di gennaio infatti, dal santuario del Pelingo, parte ogni anno un pellegrinaggio che partendo dalla chiesa termina il suo percorso proprio di fronte all’edicola dove era posizionata la Madonnina. Non è ancora chiaro quando si sia verificato il danneggiamento, ma presumibilmente nella notte tra sabato e domenica. Ora la statuetta verrà affidata ad un artigiano locale (vista la grande abbondanza di artisti nella zona della Gola del Furlo). La scoperta del danneggiamento è stata effettuata nel pomeriggio di ieri e ha provocato nella popolazione locale sdegno e malcontento per un gesto definito dalle Pro loco Passo del Furlo «opera di persone che possono solo urlare per farsi notare». Uno sfogo, quello degli addetti della Pro Loco di Acqualagna, affidato alla cassa di risonanza del social network Facebook, scritto senza mezzi termini nella propria pagina di profilo: «Questi - si legge nella nota - devono sapere che sono la minoranza, sono una nullità, un’inezia rispetto alla stragrande maggioranza delle persone che è invece onesta, rispettosa, tollerante e dignitosa».
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