Il Premio Campiello a Benedetta Tobagi e alla sua Resistenza delle donne

Il Campiello alla carriera è stato attribuito ad Edith Bruck, 92 anni, scrittrice, poetessa, traduttrice e regista ungherese

Il Premio Campiello a Benedetta Tobagi e alla sua Resistenza delle donne
di Marta Gasparon
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Sabato 16 Settembre 2023, 23:48
È calato il sipario sulla 61esima edizione del Premio Campiello, che ieri ha eletto il suo vincitore nella splendida cornice del Teatro La Fenice di Venezia. A trionfare, stringendo tra le mani l’ambita vera da pozzo in argento, Benedetta Tobagi con La resistenza delle donne (Einaudi), che ha ottenuto 90 voti espressi dalla giuria popolare dei Trecento Lettori anonimi (12 i non votanti e 2 le schede bianche). «Queste donne formidabili, che hanno combattuto, mi hanno portata a spalla fino a qui - ha detto lei - dedico il premio a loro. Alle persone che non si girano dall’altra parte e a tutte le donne che resistono, ovunque». Tobagi è nata a Milano nel 1977. Laureata in Filosofia, lavora sulla storia dello stragismo. L’opera vincitrice possiede il rigore della ricostruzione storica ma anche di una straordinaria passione civile. Un libro che ha mosso i primi passi dalle fotografie - oltre 145, alcune inedite - provenienti dall’Istituto della Resistenza di Torino, che ruota attorno alla storia delle donne italiane nell’esperienza della guerra partigiana.
Una serata in cui non sono mancati un ricordo a Michela Murgia, vincitrice del Premio Campiello nel 2010, e una menzione speciale ad Ada D’Adamo, al termine della quale è stata svelata la classifica definitiva: al secondo posto Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), con 80 voti, seguita da Marta Cai con Centomilioni (Einaudi), con 57, Tommaso Pincio con Diario di un’estate marziana (Giulio Perrone Editore), con 46, e Filippo Tuena con In cerca di Pan (Nottetempo), con 13. A tutti i finalisti è stato consegnato un vaso in vetro soffiato di Salviati.
GLI OSPITI
Un migliaio di ospiti hanno preso parte al gran galà della letteratura, con il presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, il presidente di Confindustria di Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, il governatore Luca Zaia, il sindaco Luigi Brugnaro e il direttore de Il Gazzettino, Roberto Papetti. Ancora una volta al volto noto di Rai 1, Francesca Fialdini, in abito nero e affiancata dal leader de Lo Stato Sociale, Lodo Guenzi, è spettato il compito di condurre la serata fino all’atteso verdetto. Man mano che lo spoglio delle schede è proseguito, palpabile l’emozione tra gli autori, selezionati dalla Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni e composta da personalità rappresentative del mondo culturale, tra i quali anche Roberto Vecchioni. 
GLI ALTRI
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti. Il Premio Fondazione Il Campiello, alla carriera, è stato attribuito ad Edith Bruck, 92 anni, scrittrice, poetessa, traduttrice e regista ungherese. Sopravvissuta alla deportazione, di cui ha reso testimonianza proprio nelle sue opere, dopo anni di pellegrinaggio è approdata in Italia, adottandone la lingua. «Sono molto commossa – ha affermato dal palco –. La luce? C’è sempre, anche nel buio più totale». Spazio anche al vincitore dell’Opera Prima, dal 2004 destinato ad un autore al suo esordio letterario. Premio quest’anno assegnato ad Emiliano Morreale con L’ultima innocenza (Sellerio).
 
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