Serena Mollicone, l'ex luogotenente Tersigni non potrà testimoniare sulle "confidenze" di Tuzi

Confermata l'ordinanza della corte d'assise di Cassino: potrà parlare solo degli atti d'indagine

Serena Mollicone, la 18enne assassinata nel 2001 e il brigadiere Santino Tuzi
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 6 Febbraio 2024, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 18:53

Le confidenze che il brigadiere Santino Tuzi, il militare dell'Arma, che l'accusa ritiene essere il perno principale per collocare Serena Mollicone nella caserma di Arce la mattina del primo giugno, fatte al luogotenente Gabriele Tersigni non potranno essere trattate in aula. O meglio il luogotenente Tersigni non potrà essere escusso su quelle "confidenze" dopo gli interrogatori di Tuzi del 2008 in cui riferì di aver visto Serena entrare in caserma.  

La corte d'Assise d'Appello di Roma, all'udienza di oggi, 6 febbraio 2024, ha confermato l'ordinanza della corte d'Assise di Cassino accogliendo quindi l'eccezione della difesa sulla deposizione del luogotenente Gabriele Tersigni, ex comandante della stazione dei carabinieri di Fontana Liri, nell'ambito del processo per l'omicidio di 
Serena  Mollicone, la 18enne di Arce uccisa nel 2001.

Il carabiniere, a cui il brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nel 2008, aveva affidato le sue confidenze, dopo gli interrogatori del 28 marzo e del 9 aprile di quell'anno, sarà sentito in aula, ma potrà parlare solo degli atti di indagine svolti sull'omicidio e non dei colloqui con Tuzi.

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