Marciapiedi fatiscenti, pericoli per i pedoni nel capoluogo

Marciapiedi fatiscenti, pericoli per i pedoni nel capoluogo
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 14 Luglio 2023, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:01

Non solo le strade cittadine piene di buche e dissestate. Nel capoluogo, a volte, anche semplicemente spostarsi a piedi diventa difficile. Ci sono marciapiedi in città realizzati oltre 50 anni fa che ormai versano in condizioni pietose e che necessiterebbero di andare in pensione ed essere sostituiti con quelli nuovi.

E' il caso dei marciapiedi di via Alcide Gasperi dove i cordoli oramai rasentano il livello strada per le volte che gli strati di bitume si sono succeduti nel corso dei decenni mentre loro sono rimasti sempre gli stessi. Per non parlare della pavimentazione realizzata rigorosamente di asfalto che però non è uniforme e presenta in diversi punti avvallamenti. Ora con l'avvio del restauro dei Piloni si spera che anche questi camminamenti vengano rifatti per completare una riqualificazione attesa da oltre mezzo secolo. Non va meglio per i marciapiedi di viale Mazzini sia nei pressi dell'Accademia delle Belle Arti ma anche nei pressi del piazzale dedicato ai Caduti della Guerra.
L'asfalto sbriciolato dall'usura dovuta ai fattori climatici si è dissolto in vari punti lasciando solo brecciolino.

Più giù vicino alla caserma dei carabinieri la ristrettezza dei camminamenti è tale che quando si incontra il palo della luce a stento un pedone riesce a camminarci sopra ma se un adulto accompagna il bambino in passeggino è costretto, con tutti i pericoli del caso, a scendere dal marciapiede con l'aggravante che sull'altro lato nemmeno esiste un marciapiede.

CASI ECLATANTI

Disconnessioni sono presenti anche più a valle dopo la sede del Genio Civile: anche qui pezzi di asfalto sono saltati. Sempre in pieno centro non se la passano meglio i marciapiedi di via Fosse Ardeatine rotti in diversi punti eppure si tratta di camminamenti molto frequentati visto la presenza di diverse scuole nella zona.
Si tratta di aree centrali della città e frequentati dai pedoni per spostarsi da un punto ad un altro del capoluogo. Ci sono poi alcuni marciapiedi infestati dalle erbacce come quelli lungo via Casilina sud o quelli, anch'essi malconci, della zona di Selva Piana. Il caso più eclatante riguarda però i marciapiedi di viale Michelangelo nei pressi del Conservatorio di musica. Qui il degrado e l'abbandono regnano sovrano. Dei marciapiedi realizzati anch'essi oltre 40 anni fa resta solo il ricordo: il fondo è talmente distrutto che camminarci sopra diventa un'impresa con buche sassi e breccia ovunque. Per non parlare poi dei muri perimetrali alla strada che si sono sbriciolati dall'usura del tempo e dai quali fuoriescono anche i vecchi ed ormai arrugginiti ferri del cemento armato originario. L'amministrazione ha promesso interventi per ridare decoro a questa zona anche in vista della promozione in serie A del Frosinone calcio che vanta uno stadio gioiello, ma qualche metro fuori lo scenario cambia. Così, di certo, non è proprio un bel biglietto da visita per quanti verranno nel capoluogo nel corso della prossima stagione calcistica. I casi dove i marciapiedi sono stati realizzati con il bitume riguardano anche altre zone della città ma non sono i soli a destare preoccupazione. Ci sono anche marciapiedi di più recente costruzione che sono stati realizzati con apposita pavimentazione ma che le radici degli alberi hanno rovinato facendo alzare alcune mattonelle e rendendo molto facile l'inciampo. E' il caso dei marciapiedi di viale Roma che andrebbero monitorati ed anche puliti maggiormente. Insomma come le strade sono spesso un percorso di guerra per automobilisti e motocilisti che vi transitano così i marciapiedi di Frosinone lo sono per i pedoni.
Gianpaolo Russo
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