Frosinone, mangia hashish dei genitori: bimbo di un anno e mezzo intossicato. È ricoverato in terapia intensiva

La polizia ha aperto un'indagine, attivati di Servizi sociali

Frosinone, mangia hashish dei genitori: bimbo di un anno e mezzo intossicato. È ricoverato in terapia intensiva
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 7 Ottobre 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 09:57

Bambino di un anno e mezzo in terapia intensiva a causa a di una intossicazione da cannabinoidi. Il piccolo, portato prima al pronto soccorso dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone, è stato poi trasferito al “Gemelli” di Roma. Ora sul caso indaga la polizia.

L’allarme è scattato giovedì sera quando il bambino è stato portato in ospedale dai genitori in stato soporoso, definizione medica per indicare uno stato di semi-incoscienza. I medici dello “Spaziani” lo hanno intubato e hanno avviato gli accertamenti dai quali è emerso che il piccolo paziente aveva un’intossicazione da cannabinoidi. È partita subito la segnalazione alla polizia, nel frattempo è stato disposto il trasferimento all’ospedale “Gemelli” maggiormente attrezzato per affrontare questo tipo di emergenze. Le sue condizioni cliniche sono stabili, ma per precauzione, vista l’età, è stato deciso il ricovero in terapia intensiva. Si tratta di un caso delicato sul quale si sta cercando di fare luce.

La polizia attende i risultati degli approfondimenti clinici per capire come il bambino sia venuto a contatto con la sostanza stupefacente.

Gli agenti nelle scorse ore hanno ascoltato i genitori.

LE INDAGINI

Le ipotesi sono due. Il bambino potrebbe aver ingerito un pezzo di hashish lasciato incustodito nell’abitazione in cui si trovava nel momento in cui si è sentito male. Perché c’è anche da appurare se si trovasse a casa dei genitori o di qualche familiare. Ma in teoria non è nemmeno escluso che il piccolo abbia inalato il fumo, magari stando per lungo tempo in una stanza, verosimilmente piccola, dove si stava fumando hashish. L’ipotesi più accreditata, comunque, sembra la prima, ma questo lo diranno da un lato le analisi che sono state effettuate nell’ospedale romano; dall’altro le indagini della polizia.

Sul caso sono stati attivati anche i servizi sociali del Comune di Frosinone che, alla luce di quanto successo, dovranno verificare in quali condizioni abitative e familiari vive il bambino, perché è entrato in contatto con la droga, in che modo i genitori provvedono al suo benessere psicofisico. Una brutta storia che potrebbe avere ripercussioni giudiziarie e non. Fortunatamente il piccolo non sarebbe in pericolo di vita e questo per ora è l’unica cosa che conta.

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