Frosinone, lunedì sciopero degli studenti: no al rientro con queste modalità

Un'immagine dell'istituto "Da Vinci- Brunelleschi"
di Matteo Ferazzoli
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Venerdì 8 Gennaio 2021, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 09:56

Sciopero indetto per il prossimo lunedì: gli studenti dicono “no” alle modalità scelte per il ritorno in presenza degli istituti superiori. Sì al rientro in presenza, spiegano i ragazzi, ma non a queste condizioni.

L’agognato rientro
Per il prossimo 11 gennaio, infatti, è attualmente previsto il rientro tra i banchi del 50% degli alunni delle scuole superiori di tutto il Paese. In realtà, la data scelta inizialmente era stata quella del 7 gennaio, in concomitanza con il rientro delle scuole elementari e medie. Il rientro anche delle superiori, però, è stato poi posticipato al prossimo lunedì. Continuano però le perplessità e le polemiche, soprattutto dal mondo scuola, sulle condizioni pensate per far rientrare i ragazzi ed il personale scolastico in tutta sicurezza nei vari istituti superiori.

Gli studenti

Proprio per protestare contro le modalità scelte per il rientro tra i banchi, in molte città italiane ed anche nel capoluogo frusinate, per il prossimo lunedì è stata annunciata una giornata di sciopero studentesco. Il motivo è chiaro: va bene il ritorno a scuola, ma non così.


«Portiamo avanti lo sciopero dell’11 gennaio- dichiara Giacomo Felici, rappresentante dell’istituto frusinate “Fratelli Maccari” e coordinatore territoriale della Rete degli studenti medi- perché non siamo stati in nessun modo resi partecipi nella discussione sull'apertura delle scuole e sugli orari di ingresso e di uscita». L’entrata negli istituti, infatti, è stata scaglionata a turnazione. I primi ed i secondi superiori entreranno alle ore 8 ed usciranno alle 13. I terzi, quarti e quinti entreranno alle 10 e finiranno alle 15. «Questa modalità d’apertura della scuola presenta numerose criticità – continua Felici- e porterà non solo grandi disagi per gli studenti ma creerà anche un’inaccettabile diseguaglianza fra chi abita in città e i pendolari che dovranno passare un numero spropositato di ore prima di entrare a scuola e prima di tornare a casa. Questo – spiega Felici - andrà a peggiorare non solo la situazione scolastica ma anche ad esacerbare un periodo molto difficile per noi ragazzi. Non siamo per la didattica a distanza a priori ma chiediamo che i termini della riapertura siano ridiscussi con la partecipazione di chi la scuola la vive tutti i giorni. A scuola sì – conclude Felici- ma non a queste condizioni».

Anche Simone Vona, rappresentante dell’Istituto frusinate “Volta”, spiega: «Non siamo contro il rientro a scuola ma contro il modo in cui dovremmo tornare. Assurdo fare lezione fino alle 15 o alle 16 per poi tornare a casa, se tutto va bene, poco prima delle 18 per metterci poi a pranzare ed a studiare, quando oramai saremo stanchi morti. Ma, soprattutto, è assurdo il come non siano state prese in considerazione tantissime problematiche. Per esempio, i mezzi di trasporto pubblici, assenti in diverse località oppure con orari inutili o impossibili da prendere per noi studenti. Alunni che dovrebbero entrare alle 10, arriverebbero lo stesso alle 8 sotto scuola. Per andare dove, in quelle ore di attesa? Tra l’altro, gli studenti che prima andavano a scuola alle 8:00, accompagnati dai propri genitori, si ritroveranno ad utilizzare mezzi pubblici per lo più assenti in alcune località. Noi studenti vogliamo ritornare a scuola, ma non in queste condizioni. Anche noi studenti – afferma Vona- in questo periodo siamo in difficoltà, aiutateci non ci venite contro».
 

Per questi motivi, quindi, lunedì prossimo anche a Frosinone si vivrà una giornata di sciopero studentesco. Ad aderire, per ora, sono stati gli studenti del liceo “Fratelli Maccari”, dell’istituto “Volta”, del liceo “Anton Giulio Bragaglia” e del “Da Vinci-Brunelleschi”. Oltre questo, davanti alcuni istituti, una minoranza di studenti - per ragioni legate al Covid- potrebbe dar vita anche a dei piccoli flash-mob di protesta.
Matteo Ferazzoli

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