Aniene, la cascata di Trevi nel Lazio torna accessibile ma è polemica sul ponte: «Pugno ad un occhio»

Il passaggio era crollato nel 2018, ora il sindaco annuncia l'inaugurazione del nuovo passaggio

Aniene, la cascata di Trevi nel Lazio torna accessibile ma è polemica sul ponte: «Pugno ad un occhio»
di Annalisa Maggi
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Sabato 10 Giugno 2023, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 14:24

Il ponte di Comunacque è stato ripristinato ma sul rifacimento è polemica. A comunicare l'ultimazione dei lavori per il ripristino del ponte, crollato nel 2018, da cui si accede alla suggestiva cascata dell'Aniene, è lo stesso sindaco, Silvio Grazioli, che ne annuncia l'inaugurazione a breve. «Sia il Parco dei Monti Simbruini, che i Comuni di Trevi nel Lazio e di Jenne (in provincia di Roma ndr.) - ha scritto il primo cittadino - sono stati interessati alla realizzazione dell'opera, dividendosi i compiti grazie al finanziamento della società regionale Lazio Crea».

Sul rifacimento del ponte nei giorni scorsi è intervenuto, però, il Comitato per l'Aniene che sui social ha commentato: «Ci sono voluti ben cinque anni per riaprire il ponte di Comunacque, ma il risultato è assai deludente per non dire altro.

Appare infatti come un vero e proprio pugno in un occhio la struttura metallica installata al posto del vecchio ponte medievale, crollato dopo alcuni incauti lavori che avevano forato in più punti la struttura in muratura per installare dei pali. La struttura nuova non tiene i conto dell'ambientazione paesaggistica: il contesto circostante non viene considerato, non si tiene conto infatti di trovarsi all'interno non solo di un'area archeologica, ma anche di un sito paesaggisticamente rilevante, dove si incontrano i fiumi Aniene e Simbrivio, a pochi passi dalla cascata di Trevi. Se proprio non si è stati in grado di restaurare l'antico ponte in muratura, almeno sarebbe stato doveroso rendere meno impattante il nuovo ponte, magari rivestendolo di legno e verniciandolo in maniera adeguata. Così sembra di attraversare la passerella di un cantiere edile e non quella di un parco naturale».

LA REPLICA

Il sindaco di Trevi nel Lazio, invece, si dice soddisfatto e ricorda che «la Sovrintendenza ha obbligato i due comuni a fare una progettazione nella quale non si toccasse il ponte sottostante, e infatti l'attuale ponte sovrasta di circa un metro quello precedente, e la stessa Sovrintendenza ha sottolineato come l'arcata del ponte in parte crollato, non sia composta da materiali nobili come pietra cardellina, bensì da terriccio amalgamato con argilla e piccoli sassi, ristrutturata, di fatto rifatta, agli inizi del 900, a seguito della realizzazione dell'adiacente centrale elettricamentre le strutture verticali del vecchio ponte sono costituite da pietre cardelline e rappresentano la parte medievale e storica dello stesso».
 

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