Le proposte di ANIA per il prossimo voto europeo

4 Minuti di Lettura
Martedì 26 Marzo 2024, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 10:00

L’associazione delle compagnie di assicurazione incontra la politica, per proporre alcuni cambiamenti nella prossima legislatura europea: meno norme, meno burocrazia, più competizione e più collaborazione pubblico-privata per affrontare i nuovi rischi

“Siamo di fronte a cambiamenti strutturali che modificano la natura e l’entità dei rischi da cui dobbiamo proteggere cittadini e imprese: cambiamenti climatici che fanno crescere i danni catastrofici, cyber risk per l’aumento delle digitalizzazione, richiesta di assistenza sanitaria aggiuntiva dovuta all’aumento dell’età media, rischi geopolitici e rischi terroristici”: la presidente di Ania, Maria Bianca Farina ha inquadrato il nuovo contesto in cui si inserisce l’offerta delle compagnie assicurative all’inizio della nuova legislatura europea. Un incontro sul tema – “Proposte di Ania per la legislatura europea” – è stato promosso dall’associazione nazionale dell’industria assicurativa (Ania) con i parlamentari europei uscenti e con le forze politiche che si candidano a rappresentare l’Italia nel nuovo Parlamento europeo.

Sempre di più le decisioni e le criticità sono viste a un livello sovranazionale: “Ogni anno – ha spiegato Farina – gli assicuratori europei garantiscono prestazioni per risarcimento dei sinistri o eventi legati alla vita umana per oltre 1.000 miliardi di euro. Inoltre, come importanti investitori istituzionali, raccolgono flussi di fondi significativi e li investono nei mercati finanziari e nell’economia reale a lungo termine, contribuendo così alla stabilità dei mercati e alla crescita economica. Con oltre 10.000 miliardi di euro di investimenti, di cui 900 in Italia, gli assicuratori rappresentano il principale investitore istituzionale nell’Unione europea, dando un impulso rilevante agli investimenti necessari per la transizione ecologica e digitale”.

Lo sguardo europeo ai problemi – e ai rischi da cui proteggersi – non deve produrre un eccesso di regolazione. “Il settore assicurativo è stato sottoposto, nel corso dell’ultimo quinquennio, a un aumento significativo e costante di testi legislativi aventi un impatto sulle sue attività (si è passati da 21 testi nel 2019 a 63 testi nel 2023), nei più diversi ambiti di applicazione. Riteniamo che il numero attuale di normative sia eccessivo, poiché non consente alle imprese di adattare i loro modelli di business ai continui cambiamenti, compromettendo in alcuni casi la loro competitività”. Insomma, occorre una “pausa legislativa” a livello europeo.

La nuova qualità dei rischi cui sono sottoposti cittadini e imprese impone un nuovo ruolo da affidare alla tecnologia. E Ania organizzerà il mese prossimo – il 23 aprile – un evento/riflessione dedicato proprio all’innovazione e al ruolo dell’intelligenza artificiale. “In qualità di primari investitori istituzionali e detentori di oltre il 18% del debito pubblico italiano, siamo interessati alla definizione di regole europee di governance economica che bilancino al meglio la stabilità con la necessità di una robusta e stabile crescita economica.

Questo – ha aggiunto la presidente di Ania – è particolarmente importante per Paesi come il nostro, con più limitate risorse pubbliche disponibili. Inoltre, siamo interessati a garantire l’utilizzo ottimale dei fondi provenienti dal Recovery Fund per il successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Oltre a una richiesta forte di semplificazione e razionalizzazione della normativa, e a un auspicata maggiore competenza del legislatore europeo circa il mercato assicurativo, Ania si auspica una riduzione degli obblighi di rendicontazione, peraltro già indicato come impegno della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, almeno nell’ordine del 25%. “Questo è un passo nella giusta direzione – si legge nel documento fornito da Ania – e deve essere applicato a tutte le normative, da quelle specifiche per le assicurazioni a quelle finanziarie e “orizzontali”. Il nostro settore sostiene con forza questa iniziativa, anche se temiamo che tali proposte non saranno sufficienti per ottenere davvero una riduzione degli oneri significativa. Questo deve essere un obiettivo effettivo che non potrà che generare benefici economici e contribuire all’innovazione, a condizione che sia applicato a tutti i livelli normativi. Occorre evitare la burocrazia fin dall’inizio invece di ridurla in seguito. I requisiti di rendicontazione dovrebbero essere introdotti solo in presenza di una domanda reale e di un obiettivo chiaro”.

Una positiva considerazione è venuta da Ania circa l’accordo raggiunto sulla proposta di revisione di Solvency II, “in cui è emersa una linea che mantiene elevati livelli di protezione per gli assicurati e, al contempo, consente al settore di incrementare il suo contributo al finanziamento dell’economia reale. Inoltre, vengono confermati e rafforzati i meccanismi anticiclici – quali il Volatility Adjustment – in particolare attraverso l’introduzione di un limite alla risk correction sia per i titoli di Stato sia per i titoli corporate – fondamentali nell’attenuare gli impatti delle turbolenze di breve termine nei mercati sulla situazione patrimoniale delle compagnie. Sarà fondamentale che le misure di secondo livello non vanifichino le decisioni raggiunte e siano in linea con le intenzioni dei legislatori”.

Ha osservato Farina aggiungendo che l’innovazione tecnologica mette a disposizione nuovi strumenti per supportare la gestione di questi rischi e le assicurazioni stanno investendo in innovazione e AI. Tema cui sarà dedicato un evento in programma il prossimo 23 aprile. Per questi nuovi rischi serve una cooperazione tra pubblico e privato a livello Ue, ha aggiunto Farina, che si affianchi alle iniziative nazionali per prepararci a gestire in modo equo le conseguenze di questi cambiamenti e garantire a cittadini e imprese la possibilità di proteggersi.

Marco Barbieri

L'articolo Le proposte di ANIA per il prossimo voto europeo proviene da WeWelfare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA