«Con un grande impegno del nostro governo e del nostro presidente abbiamo operato questo miracolo insieme all'Eni», ha dichiarato el-Molla, ricordando che nel «dicembre del 2017 abbiamo avuto la prima estrazione di gas da al-Zohr», primo risultato della «strategia messa a punto per valutare le nostre risorse potenziali e per poter operare con agenzie esterne come l'Eni».
«Un progetto come quello offshore di Zohr, realizzato in soli 28 mesi, è un modello al quale ispirarsi ed è una traccia per esplorare altri giacimenti», ha continuato il ministro.
Il giacimento di gas naturale di Zohr è stato scoperto nel 2015, appartiene ad Eni e rappresenta la più grande riserva di gas naturale nel Mediterraneo.
Il ministro ha poi aggiunto che l'Italia rappresenta per l'Egitto la porta verso per l'esportazione del gas proveniente dal Mediterraneo orientale.
Infine ha aggiunto che l'Egitto punta ad avere il 40-42 per cento di energie rinnovabili entro il 2035. «Siamo in una buona posizione per poter disporre di energia solare e abbiamo avviato un grande progetto in questo ambito», ha spiegato el-Molla sottolineando che l'Egitto punta sulla «energia solare come una delle principali fonti di energia rinnovabile insieme all'eolica»
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