Superbonus, è scontro. La detraibilità in 10 anni delle spese per interventi riguarda un ammontare di detrazioni fruibili pari a quasi 12 miliardi tra il 2024 e il 2025. Emerge dalla relazione tecnica all'emendamento del governo al decreto superbonus arrivato nella notte, che introduce la misura. «Ai fini della stima sono stati considerati l'ammontare di detrazioni fruibili per l'anno 2024 pari a circa 6.211 milioni di euro e per l'anno 2025 pari a circa 5.780 milioni di euro, scontati nelle previsioni di bilancio», si legge.
«Voglio vederci chiaro nel nuovo testo» sul superbonus «che è stato presentato stanotte dal Ministero dell'economia, però bisogna veramente prestare molta molta molta attenzione.
LA REPLICA
«Tajani quando leggerà l'emendamento capirà il buonsenso che l'ha ispirato, credo che se ne farà una ragione anche lui, perché altrimenti dovremo andare a ridiscutere tante spese che abbiamo. Io ad esempio non è che introduco il tema se sia opportuno tenere tutte queste missioni militari che abbiamo nel mondo, che magari potremo ridispiegare nel Mediterraneo». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a Modena per un'iniziativa elettorale della Lega.
IL DEFICIT
Una parte delle entrate scaturite dalle modifiche dell'emendamento del governo al Superbonus saranno destinate a migliorare il deficit dello Stato nei prossimi anni. In particolare la norma presentata dall'esecutivo, sottolinea la relazione tecnica, prevede che «una quota parte delle maggiori entrate, per un importo pari a 700 milioni di euro per l'anno 2025 e 1.700 milioni di euro per l'anno 2026, restano acquisite all'erario ai fini del miglioramento degli andamenti tendenziali di finanza pubblica, in coerenza con gli obiettivi programmatici vigenti per gli anni 2025 e 2026 fissati dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023».
OTTIMO MINISTRO
«Giancarlo Giorgetti è un caro amico, ottimo ministro», dice ancora del confronto sul superbonus il leader di Forza Italia Antonio Tajani «Non è che per un emendamento traballa il governo»: il confronto «è normale amministrazione», «Sono lealissimo con le altre forze del governo»«. E aggiunge »il testo è migliorato«. Ma ribadisce »Rimane un principio in contrasto con la nostra civiltà giuridica: non si possono imporre norme con effetto retroattivo«. »Non sottovaluto i rischi per i conti pubblici«, dice ancora Tajani dal Forum della Piccola Industria Confindustria.