Addio a Maurizio Arcieri, l'anima raffinata del beat italiano

Addio a Maurizio Arcieri, l'anima raffinata del beat italiano
di Enrico Gregori
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Venerdì 30 Gennaio 2015, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 15:16
Quando nel 1965 esplose il fenomeno beat in Italia, la maggior parte dei complessi aveva come punti di riferimento, musicale e iconografico, i ruvidi gruppi del “garage” americano. Sembravano dunque delle mosche bianche quei sei ragazzi, eleganti e raffinati che, fin dal loro nome New Dada, si caratterizzavano per la loro diversità. Basti pensare, per esempio, che il batterista Pupo indossava sempre dei guanti.



Ma il loro stile musicale non era incline a sdolcinatezze. Maurizio Arcieri, indiscusso front-man del complesso, dietro quella sua aria da bravo ragazzo pulito, cantava pezzi di grande impatto rock, compresi brani dei Rolling Stones.



L’esperienza New Dada fu breve, anche se durante i Cantagiri il gruppo era tra i più acclamati del carrozzone. Maurizio Arcieri, semplicemente “Maurizio”, si mise in proprio mandando in classifica brani di enorme successo tra i quali spicca “Cinque minuti e poi”.



Ma lui non è mai stato artista capace di riposare sugli allori. La sua voglia di sperimentare lo hanno condotto a esperienze di tutti i tipi. Quali, ad esempio, le prime canzoni “dance” in sodalizio con la moglie Cristina Moser. All’epoca fu accusato di cavalcare l’onda “disco” per avere un facile successo. “Successo? – disse Maurizio – Basterebbe che facessi spogliare mia moglie sul palco e di successo ne avremmo un’enormità. Ma a me interessa la musica”.



E così, con questa filosofica, poco dopo nacquero i Krisma del periodo punk. Ma anche in questo caso, la vena di Maurizio Arcieri non poteva limitarsi a scimmiottare gli elettrodandy inglesi. Quel gruppo aveva certamente riferimenti punk stile Ultravoxx, ma il tocco beat di Maurizio ne stravolgeva i canoni sfornando una musica sospesa tra presente e passato con riff melodici stralunati ma efficaci.



Poi, parallelamente, inizia la sua attività di autore Rai che lo ha visto fino alla fine protagonista del piccolo schermo. Fino a una fine, appunto, arrivata troppo presto e che va mestamente a incrementare quella lunga lista di grandi artisti che recentemente ci hanno lasciato.



NEW DADA - Non dirne più