Parco nazionale, boom di camosci
quasi 150 i nuovi nati
l'area del monte Meta tra le preferite

Parco nazionale, boom di camosci quasi 150 i nuovi nati l'area del monte Meta tra le preferite
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Agosto 2014, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 17:28
PARCO NAZIONALE - Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise accoglie con entusiasmo la notizia che arriva dal conteggio in simultanea realizzato dall’Ente Parco nell'ambito del progetto Life Coornata finanziato dalla Comunit Europea per la salvaguardia del camoscio appenninico.

«I conteggi in simultanea nel Parco vengono effettuati con la stessa metodologia dal 1993 e sono organizzati ogni anno, sia a luglio che a ottobre, con lo scopo di stimare la popolazione e il successo riproduttivo attraverso la conta dei capretti e il tasso di sopravvivenza al primo anno.

Le operazioni di conta, coordinate dal Servizio Scientifico del Parco, si sono svolte il 29 e il 30 luglio lungo 27 circuiti prestabiliti e hanno visto la collaborazione di tecnici, Guardie del Parco, Agenti del CTA del CFS, la Riserva delle Gole del Sagittario e numerosi volontari per un totale di 60 operatori», spiega in una nota il Parco nazionale.





L'Ente comunica che «analizzando i dati degli avvistamenti riportati da tutte le squadre impegnate, e dunque al netto dei doppi conteggi, il numero minimo certo di camosci osservati è risultato pari a 497 individui, dei quali 141 sono i nuovi nati (kid) e 57 sono giovani di un anno (yearling). Rispetto all'estate del 2013, quando furono contati 392 individui, i dati di quest’anno fanno ben sperare. In particolare è stato registrato un tasso di sopravvivenza al primo anno del 50%, un valore decisamente in linea con quanto noto per altri ungulati di montagna. Il boom di nascite si è registrato in tutti i branchi avvistati, con la Meta e i Tartari che, attualmente, restano le aree più rappresentative per il Camoscio. Altra notizia di rilievo è la presenza di oltre 80 camosci nel comprensorio del Marsicano, frutto di una operazione di liberazione di alcuni soggetti, avvenuta oltre 10 anni fa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA