Mio Papà presentato
a San Benedetto. Il regista Base:
«Stregato da questi luoghi»

Il regista Base e Pasotti (foto CICCHINI)
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Martedì 25 Novembre 2014, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 11:48
SAN BENEDETTO Elogio alla città delle palme per la prima di Mio papà. “Da un anno ho davanti ai miei occhi la vostra terra. Prima per le riprese poi per il montaggio. E me ne sono innamorato”. Il regista Giulio Base ha cantato il paesaggio nella conferenza stampa che ha preceduto la proiezione al Palariviera. Accanto a Base gli attori Giorgio Pasotti (Lorenzo nel film) e il piccolo Niccolò Calvagna. Non si è presentata, come da copione, Donatella Finocchiaro (Claudia). C'erano invece il sindaco Gaspari, l'assessore al turismo Sorge, la presidente della giunta regionale Giannini, la responsabile della Film Commission Benatti. Pasotti ricorda i giorni sulla costa Picena con un velo di romanticismo “seppure il novembre 2013 sia stato il più freddo della mia vita”. Il piccolo Calvagna ha nostalgia di San Benedetto “per i momenti trascorsi in giro con mio padre e per i pasti a base del vostro pesce”. Non sono mancate all'appuntamento con la prima le comparse, per rivedersi nel film dalla lacrima indotta. La speaker radiofonica e showgirl Antonella Ciocca interpreta un'amica della Finocchiaro. Non è nuova ad esperienze sul grande schermo. “Nella rappresentazione cinematografica – racconta la Ciocca - sono una delle amiche della Finocchiaro. Nonostante il ruolo di vicinanza con la protagonista, devo dire che con l'attrice non c'è stato rapporto fuori dal set. Arrivava sempre in ritardo, un po' come una star, e non c'era tempo neppure per dirsi ciao. Mi è dispiaciuto non potere avere un contatto vero, per cui non ho potuto conoscere la sua umanità. Con Pasotti è andata meglio, si è mostrato simpatico e disponibile. Ma è andata così forse perché ho avuto occasione di vederlo di più. Giudizio assolutamente positivo su Base: attento, premuroso e molto umano. Devo dire che non mi sono trovata spaesata sul set, poiché lavoro in grandi spettacoli teatrali, anche se si tratta di situazioni diverse: un conto è avere il pubblico in sala, altra cosa è il cinema, dove non hai la telecamera fissa addosso come nella tivvù. E nel cinema ci sono troppi tempi morti. Ho ricordi positivi delle pellicole Turbo, Sospetti e Cronaca di un ricatto, nelle quali ho avuto un ruolo”. Pasotti interpreta Lorenzo, un trentacinquenne allergico ai legami che lavora come subacqueo su una piattaforma al largo dalla costa. Sulla terraferma conosce però Claudia (la Finocchiaro), con cui avvia una relazione. La donna ha un figlio (Calvagna), con cui Lorenzo creerà col tempo una forte complicità. Un'altra comparsa, Maria Amato, appare nella parte della tettona. Le si addice per l'esuberanza delle forme. “Durante le riprese – commenta la Amato - mi sono trovata in famiglia. Il regista Base è una persona squisita, tranquilla e alla mano. Le scene più significative in cui compaio sono davanti al Teatro Concordia e all'interno del Viniles. Nel ritrovo del lungomare nord si svolge la scena della notte di San Silvestro. Io mi trovo al banco del bar quando entrano Giorgio Pasotti e Fabio Troiano. Quest'ultimo si accosta al bancone e si fa una bevuta. Dopo l'esperienza con Base sono stata attrice protagonista di Affari tropp segret di Marco Trionfante, ho impersonato una fan nel film biografico su Franco Califano, Non escludo il ritorno, diretto da Stefano Calvagna il papà di Niccolò. Faccio tutto questo per piacere personale, non per un ritorno economico”. Ora la parola passa agli spettatori. Mio papà uscirà nelle sale giovedì 27 novembre.