Massimiliano Farris lancia la Viterbese. «Gialloblù in gran forma, la serie B non è impossibile»

Massimiliano Farris
di Marco Gobattoni
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Mercoledì 30 Maggio 2018, 11:32
E’ stato l’ultimo ad aver spinto la Viterbese fino ad un quarto di finale dei playoff e anche se oggi non potrà essere presente fisicamente al Rocchi, con il cuore sarà vicino ai gialloblù che si giocano una fetta di serie B, ospitando nella gara di andata dei quarti di finale - fase nazionale dei playoff di serie C - il Sudtirol.

Massimiliano Farris ha chiuso la stagione con l’amarezza della mancata qualificazione alla Champions League della Lazio, di cui è vice-allenatore, e adesso si gode il riposo dopo un’annata comunque ottima che ha riportato i biancocelesti in Europa. Con lui la Viterbese, in una condizione societaria drammatica, arrivò ai quarti di finale del playoff del campionato di serie D nel 2013: l’avventura si fermò contro il Castelfranco ma quella squadra, come quella odierna, fece sognare un’intera città.

Farris, la Viterbese in questi playoff sta volando: trova analogie con quella del 2013 allenata da lei che disputò dei playoff da protagonista?
“La Viterbese sta molto bene. L’ho vista contro la Carrarese e contro il Pisa: il gruppo è unito e compatto. Grandi analogie non ne vedo: adesso c’è una società forte che può far sognare. L’unica componente simile che vedo è la grande intesa che si è creata con il pubblico: oggi il Rocchi sarà esaurito e questo potrà fare la differenza”.

Questa Viterbese secondo lei può arrivare in serie B?
“Se può arrivare fino alla B non lo so. Non era tra le favorite, ma è stata brava nel creare entusiasmo e fiducia e ora tutto può accadere”.

Oggi ci sarà il Sudtirol: che partita si aspetta?
“Non li conosco bene, ma da quello che mi dicono sono una squadra organizzata che sarà difficile superare”.

In questa fase conta di più la condizione fisica o quella mentale?
“Vanno di pari passo e sono fondamentali entrambi: se stai bene di testa le gambe girano di più”.

Il giocatore della Viterbese che può fare la differenza?
“Iannarilli e Jefferson sono due garanzie”.

Se la squadra andrà in semifinale sarà al Rocchi?
“Penso proprio di si. Stasera farò il tifo da lontano, ma a spingere la Viterbese ci sarà il calore di uno stadio che conosco molto bene”.
 
 
 
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