Raffiche di vento da 145 chilometri orari e alberi caduti. Cosa succede ora nei giorni della merla

L'auto colpita da un albero caduto
di Egle Priolo
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mercoledì 29 gennaio 2025, 09:12

PERUGIA Raffiche di vento anche a 144 e 145,1 chilometri orari, come a Monte Serrasanta, nel Gualdese o a Tenuta di Poggiovalle, nel Ternano. E che in città, per esempio a Perugia Monteluce, hanno sfiorato addirittura gli 80. Un libeccio violento quello che da nord a sud (ma salvando Terni e i comuni più vicini) ieri ha soffiato sull'Umbria, provocando danni che hanno interessato soprattutto il Perugino.

È stato infatti necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Gubbio a causa della scopertura parziale del tetto di un'azienda di Scheggia e Pascelupo, provocata dalla forti raffiche che in zona hanno toccato anche i 91 chilometri orari. I pompieri hanno provveduto alla rimozione delle parti pericolanti e alla messa in sicurezza dell’area interessata, dove per fortuna non si sono registrati feriti. Sempre a causa del vento, i vigili sono intervenuti anche a Gubbio, dove una pianta è caduta pesantemente su un’auto e sulla recinzione adiacente a un’abitazione, anche qui fortunatamente senza provocare danni a persone. In tutta la giornata, altri interventi sono stati necessari tra Gualdo Tadino, Assisi e anche Perugia per alberi e rami pericolanti, abbattuti al suolo per il vento forte.
Venti che da oggi dovrebbero abbassarsi di intensità, come successo anche ieri in serata, dopo aver allontanato verso est «la radice della linea temporalesca» che ha interessato l'Umbria e la Toscana. Ci sono stati rovesci, anche con grandine, nella zona del Trasimeno occidentale e settentrionale e anche dell'Altotevere – come riportato da Perugia Meteo – per quello definito dagli esperti come un «sistema temporalesco più estivo che invernale», il secondo a gennaio in pochi giorni. A essere interessante, infatti, sono questi temporali improvvisi che riportano più a modelli estivi ma soprattutto le temperature «che continueranno a mantenersi vistosamente sopra la media» anche nei prossimi giorni. Nelle ultime notti, infatti, il termometro non è mai sceso sotto le due cifre, siglando un record per esempio a Perugia mai registrato negli ultimi 50 anni, secondo Michele Cavallucci di Perugia Meteo.

LE PREVISIONI
E oggi che iniziano i tre giorni della merla, tradizionalmente noti come i giorni più freddi dell'inverno che succederà? La statistica, in realtà, sconfessa la leggenda e infatti anche quest'anno le temperature non saranno le più basse, seppur previste in calo. «Le temperature, piano piano, inizieranno a scendere - insiste Cavallucci -, tornando faticosamente nella norma, soprattutto nei valori minimi da giovedì mattina, anche se, da domenica, sembra che correnti fredde e molto secche settentrionali, dovrebbero affluire sull'Italia centro meridionale, riportando un pizzico d'inverno anche sulla nostra regione, almeno dal punto di vista termico».

Un calo «anche sensibile nei valori minimi» è anticipato pure dall'analisi del Centro funzionale di protezione civile della Regione che per oggi prevede «ancora tempo instabile con precipitazioni isolate tra la mattinata e il tardo pomeriggio; non si esclude qualche breve ed isolato rovescio, specie nelle ore pomeridiane». In base alle previsioni, il tempo migliora in serata, anche se «non si esclude, nel corso della notte, la formazione di foschie dense o nebbie banchi nelle vallate e sulle pianure occidentali». I venti saranno «moderati meridionali, con rinforzi fino a forti nelle ore centrali della giornata. Diverranno deboli in serata». Situazione simile per domani con «tempo stabile al mattino, ma con nebbie o foschie molto dense nelle vallate e sulle pianure occidentali, in sollevamento nelle ore centrali della giornata. Pomeriggio con nubi in progressivo aumento», prevede il Centro funzionale. Con venti «deboli di direzione variabile, temporaneamente deboli o moderati meridionali nelle ore centrali della giornata» e temperature minime ancora in calo.

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