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PERUGIA - Sul caso Asia Cogliandro-Black Angels Perugia, esploso dopo un’intervista della pallavolista con seguente replica della società, ci mette più di una pezza la Lega Pallavolo Serie A Femminile. Il numero uno del movimento, Mauro Fabris, ha convocato per martedì 5 la Camera di conciliazione. Uno strumento, lo spiega direttamente la Lega Volley nell’annunciare la novità, previsto dai regolamenti «per dirimere le controversie tra le parti». E alla chiamata hanno già «risposto positivamente» le due parti. Con loro, al tavolo, tre componenti indicati dal consorzio dei club di Serie A. Lo stesso Fabris auspica una chiusura della vicenda, che dopo l’uscita delle parole di Cogliandro ha fatto il giro d'Italia tra clamore e prese di posizione. «Con questa convocazione - ha detto - esprimiamo la nostra volontà di porre fine a una vicenda che non doveva nemmeno iniziare. Gli strumenti in Lega c’erano ma non sono stati attivati dagli interessati». Il tavolo del confronto aiuterà anche a «chiarire se e in che misura sono stati onorati gli aspetti contrattuali». Ma, aggiunge Fabris «servirà anche a chiarire che nessuna barbarie, come in maniera poco informata abbiamo sentito in questi giorni, è stata consumata ai danni di Asia, che non è mai stata licenziata né mai messa fuori dall’appartamento che le aveva assegnato la società. Tutto il resto rientra purtroppo nella casistica dei contenziosi di lavoro come capita, ma non doveva capitare lo ripeto, in tanti altri ambiti professionali». Così dal vertice del movimento arriva un punto sulla vicenda, con l’auspicio che «anche lo Stato faccia la propria parte sino in fondo per sostenere la maternità delle atlete, come avviene per tutte le altre lavoratrici di questo paese. La maternità non può mai essere un problema».
La vicenda, della quale si è interessato anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, è esplosa dopo l’intervista rilasciata a La Stampa dalla centrale, che detto di essere stata «mandata via perché incinta». Nel corso della stessa giornata la società perugina aveva replicato così: «Le dichiarazioni rilasciate dall’atleta Asia Cogliandro sono capziose, denigratorie e prive di fondamento». Di mezzo ci sono state le prese di posizione di Fipav e Lega Pallavolo Femminile. Quest’ultima, ieri pomeriggio, ha tirato una linea sulla vicenda e messo un punto sul tema della maternità nello sport. «Ringraziamo il ministro Abodi che sappiamo essere già al lavoro, insieme agli altri ministeri e al parlamento, per individuare una soluzione giusta per le atlete italiane», ha detto Fabris.