TERNI L'ultimo tassello del progetto sarà "posizionato" venerdì quando verrà firmata la convenzione tra l'azienda ospedaliera, il Movimento per la vita e l'Ater. A quasi due anni dal taglio del nastro, la Culla per la vita entra nella piena operatività. «In questo periodo ha funzionato sotto la responsabilità dell'associazione» spiega l'assessora al Welfare, Viviana Altamura che ha spinto per la firma della convenzione. La struttura in via Malnati 10 è stata inaugurata a ottobre 2023 con Claudia Koll, madrina d'eccezione. «Erano passati pochi mesi dal nostro insediamento - ricorda l'assessora Abbiamo scelto sin da subito di intervenire, con determinazione, sbloccando il progetto, completando i lavori, coordinando le procedure e accelerando i tempi. Non per fare un atto simbolico ma un gesto di responsabilità».
Il progetto ha mosso i suoi passi nel 2018 in seguito al ritrovamento di un bambino, appena nato, abbandonato in una busta nel parcheggio di supermercato alla periferia di Terni e poi morto. «Mai più un altro Francesco» era stato detto in occasione dell'inaugurazione della struttura, arrivata cinque anni dopo, al termine di una "gestazione" travagliata. «Quando ci siamo insediati ricorda l'assessora Altamura - questo progetto era fermo da anni non per mancanza di risorse, né per problemi tecnici, ma per ragioni che definisco ideologiche e incomprensibili. Ritengo che quando si tratta di salvare una vita umana, ogni altra valutazione dovrebbe lasciare spazio al senso di umanità». Viviana Altamura, che si è spesa in prima persona per sbloccare e velocizzare la realizzazione prima e la convenzione poi, difende con orgoglio la scelta dell'amministrazione comunale. «Credo sia doveroso aggiunge - che ogni neonato in estrema difficoltà abbia una possibilità di vita in più. Una mamma che sola, impaurita, senza alternative, decide di non poter crescere il proprio figlio, sceglie comunque di donargli un'opportunità: può lasciare il proprio bambino in anonimato e in totale sicurezza nella Culla per la vita che è attiva e sorvegliata 24 ore su 24». La firma della convenzione con l'azienda ospedaliera di fatto consente alla struttura l'entrata nella sua piena funzionalità. «Voglio ringraziare pubblicamente il direttore Casciari dice l'assessora - per la disponibilità e la collaborazione dell'azienda ospedaliera, la presidente Maria Cagnoli del Movimento per la Vita per il suo impegno costante e la Fondazione Carit che ha creduto nel valore di questo presidio e lo ha sostenuto concretamente». Dopo aver ricordato che città come Milano, Roma, Napoli, Torino hanno attivato da tempo queste strutture, Viviana Altamura rimarca con fermezza che la scelta di sostenere la Culla per la vita «non è un'azione politica ma un'azione civiltà e spero che venga sostenuta da tutte le forze, da tutte le sensibilità, da chiunque abbia a cuore il rispetto della vita e della dignità della persona, in ogni sua forma».
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