New York Times, svolta storica:
farà pagare i contenuti on line

La home page del New York Times
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Mercoledì 20 Gennaio 2010, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 11:20
NEW YORK (20 gennaio) - Il dado tratto: il New York Times far pagare i contenuti sul suo sito online dal 2011. La formula quella adottata dal Financial Times: alcuni articoli al mese saranno gratis.



I dettagli del piano non sono stati ancora decisi, precisa lo stesso quotidiano. In particolare non si sa bene quali articoli verranno offerti gratuitamente e quale sarà l'ammontare dell'abbonamento mensile per accedere a tutto il quotidiano elettronico. Chi è abbonato al quotidiano cartaceo avrà l'accesso gratuito garantito a tutto il sito. Il quotidiano farà pagare l'accesso frequente al suo sito con una formula analoga a quella messa a punto dal Financial Times, che offre un articolo gratuito al mese ai visitatori occasionali e 10 articoli gratis a chi si registra.



Secondo l'editore del Nyt, Arthur Sulzberger, «l'annuncio odierno ci permette di avviare il processo di riflessione per rispondere alle domande fondamentali che ci stiamo ponendo. Non possiamo fermarci a metà strada o ai tre quarti del cammino, e non possiamo permetterci errori».



Il sito del Ny Times è uno dei più popolari degli Stati Uniti con oltre 17 milioni di lettori al mese negli Usa. Un primo tentativo di far pagare il web era stato fatto tra il 2005 e il 2007, ma solo 210mila lettori avevano accettato di pagare i circa 50 dollari l'anno per il servizio TimesSelect, poi abbandonato per usufruire appieno del boom pubblicitario di quegli anni.



Il direttore del quotidiano, Bill Keller, ha approvato il piano, che a suo avviso «sottolinea il valore di quello che stiamo facendo: un giornalismo attendibile, aggressivo e professionale, una cosa sempre più rara e preziosa».



I tempi dell'annuncio non sono probabilmente casuali: è attesa per la prossima settimana, il 27 gennaio a San Francisco, la presentazione del tablet dellaApple, la tavoletta elettronica che permetterà, tra le altre cose, di leggere libri e quotidiani. Dietro le quinte si profila infine un'altra guerra tra colossi che riguarda il futuro della stampa. Per porre un termine alla dominazione di Google e dell'aggregatore Google News, la Apple sarebbe pronta ad allearsi con la Microsoft scegliendo come motore di ricerca Bing per i suoi prodotti. Negli Usa Bing ha già conquistato il 10% del mercato, mentre in Europa, Gb esclusa, la quota è intorno all'1%.
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