Apple, cofondatore in fila per iPhone 4S
«E' il mio omaggio a Steve Jobs»

Wozniak all'Apple Store di Los Gatos, in California (foto Paul Sakuma - Ap)
di Anna Guaita
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Sabato 15 Ottobre 2011, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 20:57
NEW YORK - E pensare che nel 1997, incontrando l’amministratore delegato di America on Line che gli spiegava l’importanza di Internet e del nuovo mondo di comunicazione che esso apriva, Steve Jobs rispose asciutto che quel trend «non lo capiva» e che il suo compito in quel momento era solo di «produrre ottimi computer».



Ieri, in sei Paesi del mondo, è entrato in commercio l’iPhone 4S, un apparecchio che gli esperti hanno definito «non un semplice telefono, ma un vero e proprio minicomputer portatile». Infatti, neanche dieci anni dopo quell’incontro con Barry Schuler, la telefonia capace di navigare su internet era diventata la categoria di prodotti più importante della Apple. Mai chiuso alle novità, Steve Jobs, o meglio il Lorenzo de Medici della tecnologia (secondo Business Week) non solo fu capace di cambiare prontamente opinione su quel trend che «non capiva», ma lo trasformò. Ieri, all’apertura dei negozi in Giappone, Australia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti, lunghe file di entusiasti aspettavano il loro turno per mettere le mani sull’ultimo gioiello Apple della telecomunicazione. File si sono snodate a Tokyo e Sydney, Londra e Francoforte, Parigi e Los Angeles. Molti hanno deposto fiori e candele, in memoria di Jobs.



Fra i clienti in attesa, c’era anche Steve Wozniak, il genio della tecnologia che con Jobs aveva fondato la società di Cupertino nell’aprile del 1976. Wozniak non avrebbe avuto nessun bisogno di stare in fila: la Apple gli ha già recapitato due esemplari del nuovo cellulare. Ma, come lui stesso ha spiegato, «stare in fila in queste occasioni è sempre entusiasmante», e così si è fornito di sedia a sdraio e si è messo davanti a uno dei negozi di San Francisco già nella notte. E ieri mattina era il primo della fila, «in omaggio all’amico morto troppo presto». Ma ha anche aggiunto: «Mi piace molto l’idea che posso parlare a questo telefono e non solo usarlo per parlare con altri».



Wozniak si riferiva alla grande novità dell’iPhone 4S: la tecnologia Siri, che permette di porre domande e dare ordini al cellulare e riceverne in cambio risposte. Si può chiedere: «Ci sono ristoranti giapponesi nella zona?» e l’apparecchio ti dirà che ristoranti ci sono nel quartiere e che giudizio ne è stato dato sulla stampa.



Le grandi folle di ieri non sono che una frazione degli acquisti registrati in queste ore: già un milione di iPhone erano stati prenotati on-line. La Apple prevede di venderne almeno 4 milioni questo week-end, e più di 25 milioni nel trimestre in corso. A favorire le vendite contribuisce in massima parte la tristezza per la scomparsa di Jobs, ucciso da un cancro al pancreas. Ma la scorsa settimana anche l’arcirivale dell’iPhone, il Blackberry, ha dato una mano: una serie di guasti hanno reso impossibile per i proprietari di questo smartphone sia ricevere e-mail, sia mandare messaggi sia entrare in internet. E la crisi ha convinto molti a buttarsi sul nuovo prodotto Apple.
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