Acea-Enea, ecco il software per proteggere le reti elettriche e idriche dal maltempo

Acea-Enea, ecco il software per proteggere le reti elettriche e idriche dal maltempo
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Marzo 2016, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:23
Frane, nubifragi e alluvioni potrebbero non essere più causa di grandi danni alle reti elettriche e a quelle idriche, grazie a un programma, frutto di tecnologia ed innovazione, che Enea ed Acea distribuzione stanno sperimentando all'insegna della "resilienza". Il software, chiamato CIPCast - sviluppato dal Laboratorio analisi e protezione delle infrastrutture critiche dell'Enea e testato nella control room di Acea distribuzione a Roma - punta a fornire delle previsioni di rischio per le infrastrutture energetiche e idriche in caso di eventi meteo intensi.

A livello applicativo sono state sviluppate due diverse versioni: una per calcolare l'impatto delle precipitazioni sulle reti di distribuzione dell'energia elettrica e una per gestire al meglio gli eventi legati al Giubileo in ogni area della Capitale. «Una volta acquisiti i dati da sensori e previsioni meteo - spiega Vittorio Rosato, responsabile del Laboratorio dell'Enea - l'applicazione elabora gli scenari di rischio, identifica gli elementi delle infrastrutture in pericolo, stima l'impatto sui servizi e quantifica gli effetti che la loro eventuale interruzione potrebbe produrre su cittadini e sistema produttivo».

Informazioni queste che, prosegue Rosato, consentono «non solo all'azienda di energia elettrica ma anche a chi amministra la città e si occupa della sua sicurezza di gestire situazioni di crisi e predisporre strumenti efficaci per interventi rapidi».
Il software CIPCast integra dati geospaziali, previsioni meteo fino a 1 ora e a breve-medio termine con informazioni sull'assetto idrogeologico e sulla ricorrenza di eventi sismici e di altri eventi naturali. Il sistema presto verrà esteso al controllo della rete idrica di Ato2; e rientra nell'ambito del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Areas) finanziato dal ministero dell'Istruzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA