Crecas senti Morici: «A Tolfa prova
di orgoglio, ora possiamo ripartire»

Crecas senti Morici: «A Tolfa prova di orgoglio, ora possiamo ripartire»
di Alessandro Monteverde
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Mercoledì 7 Febbraio 2018, 11:40
Con il suo arrivo nel mercato di riparazione, il Crecas ha fattola voce grossa nei confronti delle antagoniste, non nascondendo di certo la voglia di arrivare a giocarsi il primato fino all’ultimo, cavalcando il sogno della serie D. Matteo Morici, arrivato dalla Vis Artena, è ora uno dei punti fermi della formazione di Marco Scorsini che domenica è tornata alla vittoria battendo il Tolfa in trasferta.   

Matteo domenica una prova di orgoglio, dopo cinque giornate dove è mancata la vittoria. Che importanza dai a questi tre punti?

“È una vittoria che ci serviva soprattutto a livello di umore. Dopo una serie di risultati poco positivi e certamente non in linea con le nostre aspettative, abbiamo tirato fuori una prestazione di gruppo che ci ha permesso di ribaltare una partita complicata. Dobbiamo ripartire da Tolfa lasciandoci alle spalle questo mese e mezzo. Sono sicuro che domenica sia stata la svolta per tornare a grandi livelli”.

Ecco vedendo la classifica, nonostante il periodo no da cui venivate, siete ancora lì a due punti dal primo posto. Che segnale è?

“Questo è un campionato dove in ogni giornata possono esserci dei risultati strani e imprevedibili.  È un fattore che permette alla classifica di rimanere corta e quindi di mantenere un equilibrio che secondo me durerà fino al termine della stagione. Molti dicono che manca nel girone una corazzata in grado di ammazzare il campionato. In parte è vero, ma bisogna anche dire che ci sono tante squadra con nomi importanti e questo rende ancora più interessante la lotta per il vertice”.

In vetta ora c’è la Vis Artena, squadra che hai lasciato a dicembre per approdare al Crecas. In questo si mostra come la formazione più in forma insieme all’Astrea…

“Si sicuramente sono una squadra in salute, che fa dell’entusiasmo la propria arma migliore. Oltre ad avere tanti giocatori di qualità, sono un gruppo giovane e di bravi ragazzi. Se sono in quella posizione se lo sono meritato sul campo”.

Tornando al Crecas, a cosa pensi sia dovuta questa mancanza di risultati nell’ultimo periodo?

“Io penso che una squadra che lotta per il vertice non può tenere per dieci mesi lo stesso ritmo. È inevitabile una flessione, anche mentale, oltre che a livello fisico. Siamo consapevoli delle nostre qualità e da qui in avanti dobbiamo lasciarsi tutto alle spalle per ripartire con entusiasmo. Sappiamo qual è l’obiettivo e faremo di tutto per lottare fino alla fine”.

Come va l’intesa con il tecnico Scorsini?

“Se sono alla Crecas, gran parte del merito penso sia proprio dell’allenatore che mi ha voluto fortemente qui. Da subito ho trovato l’intesa giusta, è bravo e preparato oltre che essere una persona leale che dice quello che pensa in faccia. Una caratteristica che come calciatore vorrei sempre da un allenatore”.
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