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A rivelarlo è Repubblica: la scelta di Higuain viola la quarantena imposta dal club bianconero a tutti i suoi dipendenti (non solo i giocatori). Da una settimana tutti, anche il presidente Agnelli, erano in isolamento volontario: ma non il Pipita, che ieri sera è andato in aeroporto e ha preso il volo per l’Argentina.
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Alla PolAria che lo aveva fermato all’imbarco, Higuain ha presentato un certificato che garantiva la sua non positività al tampone: gli agenti non hanno potuto fare altro che lasciarlo passare, e Gonzalo, con un jet privato, è volato con la sua famiglia in Sudamerica - dove la mamma avrebbe dei problemi di salute - passando prima per Francia e Spagna. La Juve ha fatto sapere di essere stata messa a conoscenza della partenza di Higuain.
Solo ieri il Pipita aveva dato il suo contributo con una donazione per la raccolta fondi della Juventus da devolvere agli ospedali di Torino e del Piemonte per far fronte all'emergenza coronavirus. L'attaccante bianconero aveva inoltre pubblicato un videomessaggio: «Partecipate tutti alla raccolta fondi, dai anche tu il tuo contributo, dimostriamo che siamo tutti distanti ma uniti più che mai», il messaggio del Pipita.
Nel pomeriggio è arrivata anche la notizia della partenza dalla quarantena di Torino di altri due giocatori della Juve: Pjanic e Khedira.
I due centrocampisti bianconeri, dopo aver saputo della negatività del tampone sono partiti - con il consenso della socièta - per il Lussemburgo e la Germania.
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