Grande Fratello Vip, Dayane Mello rimane in gioco. Il fratello Juliano: «Ha fatto bene, deve vincere per Lucas»

Dayane Mello e il fratello Lucas (Instagram)
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 15:25

Il fratello di Dayane Mello, Lucas, è improvvisamente scomparso a soli 26 anni. Lei, reclusa da mesi al Grande Fratello Vip, ha comunque deciso di non lasciare il reality e ad appoggiare la sua scelta arriva il fratello maggiore Juliano Mello: “Le ho detto che doveva continuare a rimanere in gioco e vincere per lui!”.

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Fan furiosi

GRANDE FRATELLO VIP, JULIANO MELLO: "DAYANE RIMANI E VINCI PER LUCAS!"

Dayane Mello appresa la notizia ha deciso di rimanere all’interno della casa del Grande Fratello Vip, dove comunque può contare sull’affetto dei coinquilini, e il fratello Juliano Mello è assolutamente d’accordo con questa scelta: “Le ho detto che doveva continuare a rimanere in gioco – ha fatto sapere in un’intervista a “Chi” - e vincere per nostro fratello! Lucas era il primo tifoso di nostra sorella. Noi tre eravamo una cosa sola. Lui era molto orgoglioso che in Brasile si parlasse di Dayane e dei “Mello”. C’è tanto amore intorno a Dayane. Non so se questo concetto possa essere compreso da tutti. Mi basta che Dayane lo abbia capito. Non è tattica, è il volere di Lucas che ci guarda dall’alto”.

JULIANO MELLO: "DOVEVAMO ESSERE IN ITALIA PER VEDERE DAYANE AL GFVIP"

Lucas, che è morto in un incidente stradale, doveva in realtà essere in Italia, ma le limitazioni imposte dal Covid gli hanno impedito la partenza: “Lucas - ha raccontato Juliano Mello - era un bravo ragazzo. Lavorava nel negozio di parrucchiere insieme con nostro padre. Il destino ha voluto così… se non fosse stato per il Covid, forse tutto questo poteva non accadere. Io e lui avevamo deciso di volare in Italia da Bubi (Sofia, figlia di Dayane Mello e del suo ex Stefano Sala) e da nostra sorella per seguire la fase finale del Grande Fratello Vip. Ma i voli sono stati bloccati e non eravamo in sicurezza. Per questo abbiamo rimandato a tempi migliori. Sono giustificazioni che scorrono nella mia testa. Nessuno ci ridarà il nostro fratellino”.

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