Dice Cousins: «Ci sono molti documentari su Welles e decine di libri. È un regista canonico. Nel mio lavoro ho cercato di guardare più al cinema africano o indiano rispetto ai film americani.
Ma poi ho sentito che esistevano ancora molti disegni e dipinti di Welles. Ero incuriosito. Mi piace il concetto del tempo libero dedicato agli schizzi, al prendersi del tempo sbarazzandosi dello stress concentrandosi su altro. Gran parte del mio lavoro negli ultimi anni si è occupato dello sguardo. Forse queste opere di Welles potrebbero aiutarmi a capire come lui guardava?». Il regista presenta nuove scansioni digitali delle opere d'arte e animazioni realizzate appositamente che danno vita in maniera limpida alla magia del mondo grafico di Welles. Le animazioni sono opera del grafico Danny Carr, intervallate da clip tratte dai film di Welles, registrazioni di programmi radiofonici e interviste televisive di Welles e incontri con Beatrice Welles, che raccontano le storie dietro alle immagini.
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