Nel 2017 la svolta: Netflix ha comprato i diritti per la distribuzione del film in tutto il mondo e il New York Times ha già pubblicato le foto dei produttori che hanno preso le bobine (1.083, per l’esattezza) per portarle in quel di Los Angeles. «È un sogno che diventa realtà - ha detto Ted Sarandos, responsabile dei contenuti di Netflix - per me e per molti altri che sono cresciuti ammirando la bravura e la visione di Orson Welles. La promessa di poter portare al mondo questo lavoro incompiuto di Welles con la sua vera intenzione artistica intatta è un motivo di orgoglio per me e per Netflix. I cinefili e gli appassionati di cinema di tutto il mondo vivranno la magia di Orson Welles ancora una volta per la prima volta».
Per il momento non è dato sapere quanto sia costata l’operazione e nemmeno quando e dove uscirà il film (nemmeno se farà tappa sul grande schermo prima di approdare in rete). Netflix, comunque, non è solo. Al progetto, infatti, partecipano anche Filip Jan Rymsza (già nella squadra di quelli che si sono recati a Parigi) e Frank Marshall, uno dei produttori che, in passato, si è più impegnato per finire il film. Marshall ha dichiarato: «Questa volta non ne uscirà sconfitto, ce la faremo. Non riesco ancora a crederci, ma dopo 40 anni di tentativi, sono davvero grato per la passione e la perseveranza con cui Netflix ci ha concesso, finalmente, di poter entrare in sala di montaggio per finire l’ultimo film di Orson».
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