“Donne e libertà”, alla Camera dei deputati il docu-film voluto dalla parlamentare e campionessa paralimpica Giusy Versace

“Donne e libertà”, alla Camera dei deputati il docu-film voluto dalla parlamentare e campionessa paralimpica Giusy Versace
di Barbara Carbone
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Martedì 20 Novembre 2018, 23:05
La parola d’ordine è prevenzione. Per diffondere la cultura del rispetto verso il prossimo bisogna partire dalle scuole perché nessuno nasce violento ma molti, troppi uomini, lo diventano. A pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne che si celebrerà il 25 novembre, si è parlato di femminicidi alla Camera dei Deputati dove è stato presentato il docu-film “Donne e Libertà”, promosso dalla parlamentare e campionessa paralimpica Giusy Versace. La pellicola racconta di donne sfigurate con l'acido, bruciate e uccise, spesso anche in presenza dei figli.

E di altre che per fortuna si sono salvate ma che oggi, dicono grazie alle associazioni di volontariato e non alle Istituzioni. Come Pinky, una giovane indiana viva solo grazie all’intervento dei vicini di casa. «La mia comunità mi ha escluso perché avevo denunciato mio marito ma io sono orgogliosa di averlo fatto. Grazie alle associazioni di volontariato sono rinata - ha raccontato Pinky- Mio marito mi venne imposto. A mia figlia auguro di essere libera e di sposare chi ama». Ai numerosi studenti presenti all’evento, Giusy Versace ha raccontato la sua esperienza con il dolore, quando, a seguito di un incidente, perse entrambe le gambe. «Mi sono salvata dal dolore perché non sono stata sola. Ho chiesto aiuto e mi sono rimessa in piedi tanto da diventare un atleta- ha detto la parlamentare Versace - Ho corso e ho vinto in una disciplina che si esercita proprio con l’uso delle gambe. Attraverso la sofferenza ho scoperto quanto sia bella la vita».



A tutte le donne che subiscono violenza fisica o psicologica Versace ha detto di non avere paura, di chiedere aiuto e denunciare. Da soli non si salva nessuno. Accanto a lei e in basco rosa anche le politiche Mariastella Gelmini , Lucia Borgonzoni e Valeria Fedeli, Jo Squillo che ha diretto il docu-film, l’attore Beppe Convertini, la giornalista Francesca Carollo e la Vice Presidente Anra, Paola Radaelli. Per Convertini “è un dovere mettere a disposizione la propria popolarità per una battaglia di civiltà come quella contro ogni fora di prevaricazione e violenza”. “Donne e libertà” nasce dall’esperienza di “Wall of dolls”, il simbolico muro raffigurante le vittime di femminicidio inaugurato, grazie alla tenacia di Jo Squillo, cinque anni fa a Milano e presente adesso anche a Roma, Bologna e Venezia.
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