Il mondo di Cronenberg è orribile, ma forse assomiglia al nostro

Maps to the stars di David Cronenberg
di Fabio Ferzetti
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Lunedì 19 Maggio 2014, 15:59
Duro, sgradevole, insistente, glaciale, ma forse geniale. Dal nuovo film di Cronenberg si esce perplessi ma poi ci si pensa tutto il giorno. Il mondo che descrive e' orribile ma forse somiglia davvero al nostro. Anche se si tratta di un mondo molto preciso, Hollywood, con I suoi divi, aspiranti divi, ex-divi, figli o genitori di divi, tutti lanciati alla folle ricerca del potere e del successo in una danza oscena e spesso incestuosa.



Non solo perche' incestuoso e' questo piccolo mondo in cui tutti si conoscono e spesso sono parenti, ma perche' incestuoso e' il modo stesso di fabbricare i film, variando e ricomponendo sempre gli stessi elementi.



Ma l'incesto, in senso letterale, e' anche uno dei temi ricorrenti di questa variazione sul tema di Eva contro Eva in cui si incrociano la diva in declino Julianne Moore, la sua factotum Mia Wasikowska, che ha una cicatrice sul volto e molti segreti, l'autista di limousine e aspirante attore Robert Pattinson, e il piccolo divo Evan Bird, star di una serie tv, che e'il piu' mostruoso di tutti: un 13enne drogato, sessuomane, mitomane, assatanato di successo, spietato in affari, gestito come un bene prezioso da due genitori piu' cinici e corrotti di lui, che a loro volta nascondono un segreto...



Scena gia' cult: Julianne Moore che esulta senza vergogna quando viene a sapere che alla sua peggior rivale e' appena morto un bambino, e forse la parte che prima era sua ora tocchera' a lei.
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