Cinepanettone con Boldi esilarante e improbabile chef

Il cast di "Natale da chef"
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Mercoledì 6 Dicembre 2017, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 18:38
Forchettoni nel sedere, una vecchietta irresistibile perché troppo hot, cibo immangiabile, un sommelier astemio e una pasticciera, infine,che, in quanto a dolci, è capace solo di uscire da un'enorme torta in erotico tutù per gli addii al celibato. Insomma “Natale da chef” di Neri Parenti, in sala dal 14 dicembre in 450 copie distribuite da Medusa, é più che mai un ultra-pop-trash-fumetto, ma alla fine funziona. E questo anche grazie a un cast meta-regionale composto, oltre che da Massimo Boldi, da Dario Bandiera, Rocio Munoz Morales, Paolo Conticini, Francesca Chillemi, Enzo Salvi,Barbara Foria, Maurizio Casagrande,Milena Vukotic (bravissima nel ruolo della vecchietta che suscita passioni), Biagio Izzo, Fabrizio Buompastore , Sylvia Panacione,e Loredana De Nardis.

Protagonista del film Gualtiero Saporito (Boldi) che si ritiene un grande chef, ma di cucina non capisce nulla. Da lui arrivano solo immangiabili schifezze. Per fortuna che c'è la saggia moglie napoletana, Beata (Foria), che cucina in modo semplice e buono. Ma, nonostante tutto, la fortuna bussa alla porta di Gualtiero nella persona di Furio Galli (Casagrandre), proprietario di una famosissima ditta di catering che gli offre il posto di capo cuoco nella brigata che parteciperà alla gara d'appalto indetta per il prossimo G7 a Trento.
Ma Furio non vuole affatto che la sua squadra vinca. Deve infatti salvare la sua azienda sull'orlo della bancarotta e ha così promesso di perdere in cambio di un cospicuo regalo. E con Gualtiero come chef, un aiuto cuoco, Mario (Salvi), che non sente i sapori, un sommelier, Filippo (Bandiera) astemio e una pasticciera (Chillemi) che esce dalle torte anziché prepararle, il gioco dovrebbe essere fatto. Ma come nelle migliori commedie non tutto va come previsto.

«Siamo abituati a vedere in tv chef bravissimi - dice Parenti - e così mostrarne uno che non ne capisce nulla era un'idea che mi piaceva. Anche il G7 è un argomento di attualità che ci sta sempre bene in una commedia. E se abbiamo messo alla berlina Trump (si vede in preda al vomito, ndr), Gentiloni (sul water per un attacco di diarrea) e la Merkel (chiamata 'culonà), nessuno si deve offendere perché - dice ancora il regista toscano - è solo uno sberleffo».
 
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