Chloë Grace Moretz sarà la Sirenetta nel remake della "Universal"

Chloë Grace Moretz sarà la Sirenetta nel remake della "Universal"
di Giacomo Perra
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 12:43

Diciott’anni, bionda e bella, molto bella: è questo l’identikit della nuova “sirenetta”. A interpretare la protagonista della celebre e omonima favola scritta nel 1837 da Hans Christian Andersen in un prossimo (non si sa ancora quando sarà distribuito) film della "Universal" sarà, infatti, Chloë Grace Moretz, attrice tra le più splendide e quotate del panorama internazionale.


Nata ad Atlanta e cresciuta tra i set, quelli cinematografici e fotografici per le riviste di moda, la giovane interprete americana recita da quando era una bambina.

Il suo esordio sul grande schermo, del resto, risale al 2005, anno in cui, con appena otto primavere sulle spalle, partecipò anche al remake di “Amityville Horror”, prima di una lunga serie di pellicole “al limite” in cui ha saputo mettere in mostra talento e versatilità. Il grande successo, invece, è datato 2010, grazie a due cult movie come “Kick-Ass”, trasposizione dell’omonimo fumetto, e “Lasciami entrare”, altro nuovo classico del terrore. Nel 2011, poi, è la volta di “Hugo Cabret”, capolavoro in 3D che la vede lavorare col maestro Martin Scorsese e lasciapassare per questa ulteriore avventura da affrontare nei panni (pochi) di Ariel.

A occuparsi della storia del film, un rifacimento live-action (con toni, a quanto pare, decisamente più melanconici) del famoso cartoon Disney uscito nel 1989, dovrebbe essere Richard Curtis, lo sceneggiatore di titoli di successo quali “Notting Hill” e “Il diario di Bridget Jones”.

Nessuna indiscrezione, diversamente, è trapelata per quanto riguarda il nome del regista, ruolo per cui, tempo fa, sembrava ormai assoldata Sofia Coppola, che poi si è sfilata dal progetto. Già allora la Moretz era la candidata numero uno della Universal, una scelta confermata - sembra - senza troppi indugi: ne sarà valsa la pena?