Albertone, 15 anni senza andare via: nella sua villa, nascosta nel verde di Caracalla, sorgerà il museo

Albertone, 15 anni senza andare via: nella sua villa, nascosta nel verde di Caracalla, sorgerà il museo
di Gloria Satta
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Sabato 24 Febbraio 2018, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 17:01

Nella villa di Albertone, nascosta nel verde di Caracalla, sorgerà presto il museo destinato a testimoniare l'arte del romano più amato della storia recente, attore dall'immenso talento, italiano emblematico. In oltre 200 film, documenti antropologici illuminanti oltre che commedie di successo, Sordi ha raccontato il nostro Paese dai tempi del fascismo al nuovo millennio attraversando la ricostruzione, il boom economico, il femminismo, l'euforia degli anni Ottanta, l'evoluzione della coppia, il rapporto con la Chiesa, l'arroganza del potere, la solitudine degli anziani. Non era soltanto un attore. Incarnava il Paese intero con i suoi difetti, i suoi tic, le sue virtù. A 15 anni dalla morte, resta tutto questo. Intanto tra i velluti, gli argenti, i quadri d'autore e lo sfarzo ultra-classico della casa in cui Sordi abitò e se ne andò nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2003, sfilano le scolaresche e la domenica fanno il tutto esaurito i concerti organizzati nel teatrino a pianterreno.
 



LE CELEBRAZIONI
La Rai manderà in onda in prima serata cinque film interpretati dall'attore, tra cui il primo Mamma mia, che impressione del 1951 sul bigottismo ottuso, Fumo di Londra del 1966, satira dell'esterofilia, il profetico Lei è favorevole o contrario? del 1966 sul divorzio, l'irresistibile Un italiano in America del 1967, Incontri proibiti del 1998 (tema: l'energia erotica dei vecchi) mentre si annuncia il restauro di Polvere di stelle del 1973, un classico. In attesa delle celebrazioni solenni del centenario della nascita che cadrà nel 2020 e promette mostre, restauri, eventi.

Sordi non ha subìto l'amara sorte comune a tanti grandi osannati in vita e dimenticati da morti. L'attore è più vivo che mai. Lo ricorda la gente, gli rendono omaggio le istituzioni. «Alberto è un pezzo importante della storia di Roma e del Paese. Continua ad essere una presenza anche in tempi in cui si tende a rimuovere tutto», afferma Walter Veltroni, presidente onorario della Fondazione Museo Alberto Sordi, amico personale dell'attore ed ex sindaco di Roma: fu lui, nel 2003, a gestire l'afflusso eccezionale di folla prima alla camera ardente allestita in Campidoglio poi ai solenni funerali celebrati a San Giovanni. «Soltanto il sindaco Luigi Petroselli aveva suscitato in città una simile partecipazione popolare». Se Albertone fosse ancora vivo, aggiunge Veltroni che già lavora al centenario, «sarebbe preoccupato per il nostro Paese. Faticherebbe ad accettare l'attuale perdita di serenità, fiducia, sicurezza. Ma troverebbe, come sempre, il modo di scherzarci su».

IL WEB
Intanto, continuano a parlare i suoi film di cui sul web furoreggiano le scene cult come il duello tra Albertone e i maccheroni (Un americano a Roma, anno 1954) o la marcia del Medico della mutua (1968), insieme con le battute intramontabili pronunciate anche da chi non era ancora nato quando l'attore ci lasciava: «Comprendi l'importanza? Ce l'hai una casa? E vattene a casa. Io sono io e voi non siete un ca...».

I FAN GIOVANISSIMI
«Riceviamo continue richieste di visitare la casa di Sordi da parte degli studenti, i ragazzi sanno tutto di lui», raccontano Italo Ormanni e Giambattista Faralli, presidente e vice della Fondazione Museo Alberto Sordi che farà il museo. Ma per iniziare i lavori sul progetto dei giovani architetti vincitori di un apposito concorso, bisognerà aspettare l'esito della causa intentata da 37 presunti eredi, parenti alla lontana dell'attore, per l'eredità che ammonta a una quarantina di milioni liquidi. Intanto, annuncia l'avvocato Felice d'Alfonso del Sordo, la magistratura ha respinto il sequestro della somma e dichiarato Aurelia, la sorella di Albertone scomparsa nel 2014, in grado di intendere e di volere quando firmò il testamento a favore della Fondazione.
Sindaco di Roma nel giorno dell'ottantesimo compleanno il 15 giugno 2000 (per volere del primo cittadino vero Francesco Rutelli), Sordi viene celebrato anche al di fuori della sua città. Gli hanno appena dedicato una mostra a Buenos Aires, a Madrid sono stati esposti tre De Chirico della sua collezione privata e Matera, capitale della cultura 2019, gli renderà un omaggio. Albertone, tesoro di Roma, si conferma patrimonio del mondo.
 

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