Video hard messo sul web: ragazza
si riconosce e denuncia il partner

Video hard messo sul web: ragazza si riconosce e denuncia il partner
di Luca Bertevello
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Lunedì 2 Maggio 2011, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 22:24
TREVISO - Il sesso sporco solo se fatto bene, diceva Woody Allen. Pu essere vero anche il contrario, a patto che non finisca sul web con tanto di nome e cognome. Il problema, per Pamela F., trevigiana con spiccate propensioni per quello orale, che le sue prestazioni adesso stanno spopolando in internet e che il trevigianissimo agente assicuratore col quale condivideva la trasgressione, le avrebbe divulgate senza preoccuparsi affatto di mascherare il volto della ragazza.



Storia boccaccesca se ce n’è una, la vicenda ha già preso la strada del palazzo di giustizia dopo la denuncia presentata dalla donna per violazione della privacy, mentre l’esplosivo coinvolgimento sessuale della coppia è già sfiorito in un litigio a colpi di carte bollate che rischia di degenerare in guerra.



Il colpo di fulmine risale ad alcuni mesi fa. Senza perdere troppo tempo i due imparano a conoscersi e a frequentarsi con reciproca soddisfazione. Ben presto però il sesso in sè non basta più; non basta indossare lingerie nera e neppure assecondare ogni desiderio. Bisogna andare oltre, ad esempio videoregistrando i momenti più pruriginosi, pratica alla quale Pamela non si sottrae. Il sesso orale in apparenza sembra una pratica semplice, ma richiede una discreta dose di impegno e abilità che la donna profonde senza risparmio anche davanti alla telecamera.



Con una soglia da non oltrepassare: se davvero le immagini devono finire nel web che almeno sparisca la faccia. In casi del genere la tecnologia può fare miracoli oscurando il volto con la tecnica del pixellaggio, il che si traduce in una specie di effetto mosaico che rende indefinibili i tratti somatici. Se aggiustamento ci fu, è stato fatto male, almeno secondo il giudizio di Pamela F. che quando ha visto il filmato in un sito porno si è riconosciuta all’istante. La registrazione è già finita nelle mani dei carabinieri e il video rimosso dal sito, ma questo ha soltanto smorzato una duplicazione ormai inevitabile ai quattro angoli del pianeta.



L’assicuratore si difende affermando che aveva ottenuto le necessarie autorizzazioni dalla ragazza, lei teme che l’amante abbia ceduto alle lusinghe (in denaro) di qualche portale. Fatto sta che di orali ormai restano soltanto le ingiurie.