Il Paese scandinavo quest’anno ha battuto la Svizzera, conquistando il primo posto della classifica che era stata risultata primatista lo scorso anno. Gli Usa si classificano al 13esimo posto, due posizioni più in alto rispetto al 2015, il Regno Unito è 23esimo, mentre l'Italia non migliora rispetto a un anno fa. Siamo preceduti persino da Uzbekistan, Malaysia e Nicaragua e registriamo il maggiore calo della felicità negli ultimi anni. Alcuni Paesi europei, si legge nello studio, «soffrono di un insieme di tensioni economiche, politiche e sociali. Tre di questi - Grecia, Italia e Spagna - sono tra i Paesi dell’Eurozona più colpiti» dalla crisi.
Come calcolare il Pif? I fattori da tenere in considerazione sono diversi. Tanto per cominciare le persone si dimostrano più felici se vivono in società dove le disuguaglianze sono ridotte. Per calcolare la felicità si tiene presente il Pil reale pro capite, l’aspettativa di vita in buona salute, l’avere qualcuno su cui contare, la libertà percepita nel fare scelte di vita, la mancanza di corruzione e la generosità o solidarietà. «La misurazione della felicità percepita e il raggiungimento del benessere dovrebbero essere attività all’ordine del giorno di ogni nazione che si propone di perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile», ha affermato Jeffrey Sachs, co-redattore del rapporto e direttore dell'Earth Institute alla Columbia University. «Al posto di adottare un approccio incentrato esclusivamente sulla crescita economica – ha aggiunto – dovremmo promuovere società più giuste e sostenibili dal punto di vista ambientale».
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