Amanda Knox
Amanda oggi è tornata in Italia, a Firenze, per partecipare all'udienza davanti alla Corte d'assise d'appello chiamata a stabilire se sia responsabile di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. Dopo la prima sentenza di assoluzione per l'omicidio di Meredith, è tornata a Seattle, la sua città natale, dove ha conseguito una laurea in writing (scrittura) in un ateneo del posto. Successivamente ha iniziato a lavorare come scrittrice/giornalista interessandosi anche di true crime. Nel 2013 ha pubblicato il libro - "Waiting to be heard: A Memoir", il titolo - in cui racconta l’esperienza del carcere, durata circa quattro anni. Il ricavato delle vendite - il volume ha venduto milioni di copie in tutto il mondo nel giro di poche settimane - è stato utilizzato per pagare le spese legali del processo sull’omicidio Kercher. Nel 2019 Knox ha sposato lo scrittore statunitense Chris Robinson con il quale ha avuto anche una figlia, Eureka Muse. La coppia, che vive sull’isola di Vashon, nello Stato di Washington, ora è in attesa del secondogenito. Nel frattempo Amanda è diventata un’autrice di successo negli Stati Uniti. Assieme al compagno produce un podcast - Labyrinths - e aiuta le persone vittime di errori giudiziari nella ricerca della verità. Il 24 gennaio 2019, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia a risarcire Knox di 18.400 euro per aver negato alla giovane il diritto ad avvalersi di un avvocato e un interprete competente durante l’interrogatorio successivo al fermo per l’omicidio di Meredith Kercher. In un’intervista esclusiva rilasciata alla rivista Oggi, ha dichiarato: «Soffro ancora lo stigma di un’accusa falsa: resterò per sempre la 'ragazza che è stata accusata di omicidio».