Covid, quanti sono i contagi reali in ogni Paese? Un nuovo studio, realizzato da un team di scienziati australiani e pubblicato su '"Royal Society Open Science", utilizza un nuovo modello per rispondere alla domanda. I ricercatori hanno previsto il tasso di infezione «reale» per ciascun paese a partire dal dato dei decessi collegati a Covid-19. Emerge la realtà di un iceberg non ancora del tutto visibile. Il numero reale di infezioni da Covid-19 è probabilmente molto più alto di quello che viene segnalato in molte nazioni in tutto il mondo. Secondo una stima basata sull'analisi dei dati di Stati Uniti, Australia, Canada, Corea del Sud e 11 paesi in Europa - Italia inclusa - in media i casi reali sarebbero sei volte maggiori rispetto a quelli ufficiali.
A new study published in Royal Society Open Science indicates that actual COVID-19 rates could be on average 6 times higher than reported. In essence, our official stats are actually conservative estimates based only on what's reported.https://t.co/IHOUNGgBGl
— Josh Peterson (@JPDataAnalytics) November 20, 2020
Covid Lazio, il bollettino di oggi 20 novembre: 2.667 positivi (1.470 a Roma), 41 morti
Il dato choc dell'Italia
Me se in Corea del Sud il numero effettivo di infezioni è risultato 2,6 volte superiore rispetto alle cifre riportate, in Italia i casi reali sarebbero ben 17,5 volte superiore a quello ufficiale.
Il metodo usato per l'analisi
Non solo. Secondo i ricercatori, il metodo risente meno delle differenze di tracciamento. «Abbiamo analizzato le statistiche su quante persone erano morte a causa di Covid-19 in un determinato Paese e poi abbiamo lavorato a ritroso per vedere quante persone avrebbero dovuto essere state infettate per arrivare a quel numero di morti», afferma il data scientist Steven Phipps di Ikigai Research in Australia. Alcune nazioni sono risultate più efficaci nel segnalare queste infezioni rispetto ad altre. In Corea del Sud, il numero effettivo di infezioni è risultato 2,6 volte superiore rispetto alle cifre riportate, mentre in Italia il numero di casi reale sarebbe ben 17,5 volte superiore a quello ufficiale. In generale, da marzo, i paesi di tutto il mondo sono migliorati nell'introdurre i test specifici, nell'educare il pubblico sui sintomi e trovare modi sempre più accurati per rilevare e tracciare l'infezione. Nonostante questo miglioramento, i numeri internazionali continuano a rimanere indietro rispetto alla realtà, sostengono gli autori. Anche in Australia, che ha uno dei migliori livelli di rilevamento tra tutti i 15 paesi studiati, i ricercatori affermano che il tasso di infezione potrebbe essere ancora quasi cinque volte superiore a quanto riportato.
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