Aviaria, allarme in Polonia dove si sono registrati 176 casi di influenza aviaria. Sono almeno 116 le fattorie coinvolte da questo «spread di focolai». Secondo l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, il virus «doveva arrivare in Europa e probabilmente quello che sta accadendo in Polonia è dovuto alle rotte degli uccelli selvatici migratori. È un fenomeno in rapida evoluzione, sono milioni gli uccelli che positivi all'aviaria possono fermarsi in ogni posto in Europa e - in questo caso - creare focolai e danneggiare le fattorie. I veterinari dicono che anche con un solo caso di aviaria andrebbero soppressi tutti gli animali, soluzione molto drastica, ma che evita il passaggio continuo del virus negli allevamenti. Serve un monitoraggio epidemiologico, però nessun allarme: anche in Italia ci sono focolai, ma sotto controllo. Gli allevamenti intensivi sono un problema, perché è il luogo preferito per la trasmissione e il rischio di mutazione».
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Rischio epidemia?
Ciccozzi, dopo quanto comunicato dal portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha detto che l'esecutivo Ue «d'intesa con le autorità polacche, adotterà questa settimana delle misure volte ad impedire la diffusione dell'influenza aviaria negli allevamenti avicoli di alcune parti della Polonia, in particolare nella regione della Masovia e nel voivodato della Grande Polonia (capoluogo Poznan)". «Sul nostro sistema di monitoraggio delle epidemie a livello globale, 'Gabie', stiamo lavorando sulla diffusione in Europa» dell'aviaria e non solo, ricorda Ciccozzi che insieme a Francesco Branda, ricercatore dell'Unità di ricerca di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare del Campus Bio-Medico di Roma, e Fabio Scarpa, associato di Genetica dell'Università di Sassari, fa parte del Goarn dell'Oms, rete globale di allerta e risposta alle epidemie con oltre 310 istituzioni coinvolte, che mira a fornire un supporto rapido ed efficace per prevenire e controllare le epidemie di malattie infettive e le emergenze di salute pubblica.