Giulia ai sanitari di Nocera:
«Coccolata nei momenti bui»

Giulia ai sanitari di Nocera: «Coccolata nei momenti bui»
di Nello Ferrigno
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Lunedì 17 Agosto 2020, 09:30

Umanità. È questo il filo conduttore dei commoventi pensieri che la giovane Giulia Muscariello ha dedicato ai suoi angeli custodi del reparto di ortopedia dell'Umberto I di Nocera Inferiore. La diciottenne di Cava de' Tirreni il 31 luglio scorso è stata investita da un'automobile guidata da un suo coetaneo. L'incidente le ha provocato l'amputazione della gamba sinistra. Le giornate in reparto iniziavano con il saluto buongiorno principessa. Quando l'altro giorno è stata dimessa ha lasciato a chi l'ha assistita una commovente lettera, il diario dei 14 giorni trascorsi in ospedale. «Mi avete fatto sentire come a casa», si legge in un passaggio dello scritto. Giulia non dimentica nessuno. «Io e mia madre - è scritto nella lettera - abbiamo riscontrato una solidarietà e una comprensione che va al di là dell'impegno del vostro lavoro. In tempi come i nostri, dove la superficialità e la fretta sono la norma, il vostro essere gentili, premurosi, attenti e realisti, ci ha fatto sentire meno sole». C'è Emilia «una forza della natura che mi è stata vicina dal primo giorno fino all'ultimo, pronta ad assistermi con amore come un familiare. Appena notava un mio momento di cedimento mi canticchiava il ritornello della canzone Brava Giulia di Vasco Rossi». Poi Rossella, Ivana e Mafalda che «con il loro sorriso e la loro dolcezza mi facevano dimenticare dove mi trovassi». Giulia ha ringraziato Attilio che l'ha battezzata principessa e «mi ha regalato momenti di leggerezza e anche qualche risata». Grazie a Sabatino, Salvatore e Mario «umani e super delicati anche quando mi hanno fatto i prelievi facendomi superare una delle tante paure che avevo, quella dell'ago». Poi il fisioterapista Salvatore «che con dolcezza e fermezza mi ha aiutato a non perdere lindipendenza che prima avevo». Un pensiero anche a Michela e «alle sue battute in napoletano», a Luisa e Carmela. «Vi ho osservato tutti - ha scritto Giulia - e mi sono resa conto che ciò che fate va oltre quelli che sono i doveri professionali e le mansioni. Vi ho visto fermarvi con i pazienti per un saluto, una carezza, una battuta, una parola di conforto, credo che questi atteggiamenti facciano la differenza». Giulia racconta anche di momenti di condivisione «come quando mi avete mostrato le foto dei vostri cari facendomi entrare per qualche momento nella vostra vita». Gratitudine alle «dottoresse Valeria, Visconti, Gambacorta e al primario Michele Cioffi tutti dotati, non solo di grande professionalità, ma tanta umanità». Poi il saluto allo psichiatra Ivo, alle psicologhe Mignone e Perrillo «che mi hanno tenuto per mano nei momenti più bui». Rivolgendosi a tutti «mi avete saputo spronare e coccolare allo stesso tempo. Non ci sono parole per esprimere quanto bene mi abbiate dimostrato e con quanta umanità ed affetto abbiate saputo accompagnarmi in un tratto della mia vita così pesante da sopportare. Avete tutti lasciato dentro di me un segno indelebile. Vi porto con me. Sempre».

Intanto la raccolta fondi organizzata su Internet dall'amica del cuore, Chiara Memoli, ha superato il secondo obiettivo, quello dei 40mila euro, ieri sera la colletta su www.gofundme.com è arrivata a 46.260 euro grazie al contributo di oltre 1.700 donatori e circa 10mila condivisioni nei vari social media. Chiara e Giulia quella sera stavano chiacchierando su un muretto all'esterno del McDonald's di Nocera Superiore quando all'improvviso sopraggiunse la Mini. Giulia, accortasi della folle corsa dell'auto, spinse Chiara salvandola dall'impatto. Diversa, invece, la sua sorte. Il giovane che era alla guida dell'automobile, anche lui di Cava de' Tirreni, è indagato per lesioni gravissime. I carabinieri lo hanno trovato positivo all'alcol test e alla cannabis.

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