Gli allarmi si combattono mantenendo la calma

di Paolo Graldi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 00:15

Allerta allarme bomba: il primo indizio di un contagio esteso del fenomeno è venuto l’altra mattina dal Ghetto. Una scuola al Portico d’Ottavia è stata evacuata dopo che la polizia aveva ricevuto un minaccioso messaggio. I ragazzi, disciplinatamente, hanno lasciato le aule e sono stati portati “in un luogo sicuro”. Resta intatto un interrogativo gravido di ansia: ci stiamo inoltrando nella stagione degli allarmi bomba? Le rassicurazioni governative non dispiacciono, sperando che siano fondate. Tuttavia, la chiusura a ripetizione degli scali aeroportuali in Francia, l’evacuazione dei turisti dalla Reggia di Versailles anche ieri, per la quarta volta in sei giorni, la preoccupazione del risveglio dal sonno di lupi solitari e di cellule dormienti accendono tutte le spie dell’attenzione degli apparati della sicurezza.

Il tempo e l’evolversi della gravissima situazione in Israele decideranno anche di questi scenari. Noi li abbiamo già vissuti durante gli Anni di Piombo e speravamo che non tornassero. Bisogna comunque ricordare che l’allarmismo è il miglior amico degli allarmi, veri o presunti. Un tempo serviva un gettone, oggi basta un clic, purtroppo, per mettere in moto la complessa e costosa macchina delle verifiche. Un danno serio e però inevitabile. Un antidoto, comunque c’è: la calma. Significa impedire con il sangue freddo di ciascuno che le voci dei terroristi possano spadroneggiare sulle nostre vite. Seguire, come per i farmaci, le istruzioni per l’uso. Senza esagerare nelle dosi, ma attenendosi alla posologia. 
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