A casa si assistono a liti paradossali: il motivo non è l’uscita in sé magari dopo un brutto voto ma quel calzino lungo il polpaccio: «abbassa il pantalone», «scendi quel calzino», allora ecco i rimbrotti davanti alla porta, gli inseguimenti in corridoio, il maschio con la caviglia in evidenza effetto paggio era quello ci mancava, loro si sentono “fighi” i genitori si vergognano tremendamente.
Anche perché ormai in quanto a look non contano niente, chissà se anche i genitori di Renato Zero prima maniera provavano lo stesso senso di sconfitta e impotenza... Lo stesso tremendo senso di paura, altro ignoto a sorpresa, lo provano ogni volta che il ragazzino sentenzia: «Oggi vado a tagliarmi i capelli»... raffaella.troili@ilmessaggero.it
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