L’albero di San Francesco rinasce a Morlupo, a nord di Roma vicino alla Flaminia, dopo otto secoli, proprio nel punto dove la tradizione narra che il Santo di Assisi abbia piantato una ghianda quando passò nella zona, in una radura vicino al monastero di Santa Maria Seconda, attorno al 1200.
L'albero, un leccio gigantesco, crebbe amato ed è stato venerato per ottocento anni dai morlupesi e da tutti quelli che sono passati nella zona. Poi fu abbattuto da un fulmine. Ora rivive grazie a una collezionista di semi nota in tutto il mondo, una pittrice tedesca, Rosina Wachtmeister, che abita a Capena, conoscitrice e appassionata di botanica. Durante una visita al leccio, la donna aveva preso tre ghiande, che riuscì a far germogliare.
Prime ghiande
La piantina più grande fu donata ad Andrea Lunerti, un naturalista della zona vicina a Capena, Castelnuovo e Rignano, che la mise a dimora.