Il presunto killer di Villa Pamphilj può sfuggire all'estradizione in Italia? «Gli inquirenti stimano in circa venti giorni il tempo necessario per portarlo qui. Nel caso di specie, Ford ha però preannunciato l’intenzione di sottrarsi alla giustizia italiana chiedendo di essere estradato negli Stati Uniti», commenta l'avv. Cassazionista Irma Conti, esperta in materia penale. «L’arresto è avvenuto in esecuzione di un mandato di arresto europeo (MAE) emesso dall’autorità giudiziaria di Roma in relazione ai gravi reati contestati».
La Grecia è tenuta a consegnare Ford all'Italia?
In base alle procedure di cooperazione vigenti tra gli Stati membri dell’Unione Europea, la Grecia dovrà consegnare Ford all’Italia nell’ambito del mandato d’arresto europeo. Si tratta di un meccanismo di consegna più rapido rispetto all’estradizione tradizionale.
Cos'è l'estradizione?
Uno strumento di cooperazione giudiziaria internazionale in virtù del quale uno Stato consegna a un altro Stato una persona presente sul proprio territorio affinché venga sottoposta a processo penale oppure all’esecuzione di una pena definitiva nello Stato richiedente.
E nei rapporti tra Italia e Stati Uniti?
Trova la sua principale fonte nella Convenzione bilaterale firmata a Roma il 13 ottobre 1983, ratificata con legge 30 marzo 1985, n. 225, ed entrata in vigore il 24 settembre 1984.
Gli Stati Uniti sono obbligati all'estradizione?
A norma dell’art. 1 del Trattato del 1983, le Parti si obbligano reciprocamente ad estradare le persone che si trovino sul loro territorio e che siano accusate, imputate o condannate per uno o più reati estradabili, nel rispetto dei presupposti e delle condizioni previste dal Trattato stesso. L’estradizione può essere richiesta sia ai fini processuali (per esercitare l’azione penale) sia per l’esecuzione di una condanna definitiva.
I requisiti?
Principio di doppia incriminazione
La condotta per cui si chiede l’estradizione deve costituire reato sia secondo la legge dello Stato richiedente (es. Stati Uniti) sia secondo la legge dello Stato richiesto (Italia), a prescindere dalla denominazione o dalla qualificazione giuridica del reato. Ad esempio, una richiesta per “second degree murder” (omicidio volontario con dolo generico negli USA) potrà fondare una richiesta se corrisponde, per fatti e struttura, all’art. 575 c.p. italiano. Non è invece necessario che la pena prevista sia identica: è sufficiente che il reato sia punibile in entrambi gli ordinamenti con una pena detentiva di almeno un anno (art. 2 Trattato 1983);
Gravità del reato (pena minima di un anno)
L’estradizione può essere concessa solo per fatti puniti, in ciascuno dei due ordinamenti, con una pena detentiva non inferiore a un anno. Questa soglia minima ha funzione di filtro e impedisce richieste per fatti di minima offensività.
Identità della persona e documentazione completa
Lo Stato richiedente deve fornire:
- generalità e descrizione del soggetto;
- atti idonei a identificare la persona (es. foto, impronte);
- provvedimento giudiziario (mandato d’arresto, sentenza di condanna);
- esposizione dettagliata dei fatti contestati;
In sintesi, l’estradizione tra Italia e Stati Uniti può essere concessa solo in presenza di un fatto penalmente rilevante per entrambe le legislazioni, supportato da documentazione completa, non colpito da cause ostative e fondato su una giurisdizione legittima. Tali condizioni sono rigidamente controllate sia dalla Corte d’appello italiana, in fase giudiziale, sia dal Ministero della Giustizia, in fase politica e finale.
I dubbi sull'identità (prima Rexal Ford poi Francis Kaufmann) può incidere?
Ford era in possesso di un passaporto, vero, con un nome falso. L’FBI ha segnalato alle autorità italiane le vere generalità. L’Italia integrerà, in tal senso, la domanda con le informazioni ricevute, senza che ciò abbia effetti sul suo accoglimento.
Se gli Stati Uniti dovessero presentare richiesta di estradizione?
Qualora vi fossero due richieste concorrenti (Italia via MAE e Stati Uniti via estradizione tradizionale), spetterebbe alle autorità greche decidere a quale dare precedenza, valutando tutte le circostanze rilevanti.
Si osserva, infatti, che la Decisione Quadro 2002/584/GAI del Consiglio dell’Unione Europea – che istituisce il Mandato d’Arresto Europeo (MAE) e le procedure di consegna tra Stati membri - pur non disciplinando direttamente i conflitti con richieste da Paesi terzi, prevede, all’art. 16 della Decisione Quadro, intitolato “Decisione in caso di domande concorrenti”, che: “Se più mandati d’arresto sono stati emessi da Stati membri diversi per la stessa persona, la decisione in merito al mandato da eseguire è presa dalle autorità giudiziarie dell’autorità di esecuzione, tenendo conto di tutte le circostanze, in particolare della gravità dell’infrazione e del luogo in cui è stata commessa.”
A ciò si aggiunga che secondo quanto previsto dalla Comunicazione interpretativa della Commissione europea del 28 febbraio 2005 (SEC(2005) 267), sempre in tema di MAE: “In caso di conflitto tra un mandato d’arresto europeo e una richiesta di estradizione da parte di uno Stato terzo, l'autorità giudiziaria dell'esecuzione deve adottare la decisione tenendo conto dei criteri indicati nel diritto internazionale applicabile e nella prassi convenzionale (tra cui la gravità, il luogo del reato e la priorità temporale delle richieste).”
Anche se non vincolante, questa fonte è frequentemente richiamata in ambito giudiziario e amministrativo quale strumento di orientamento pratico.