Cambia volto il pronto soccorso dell’ospedale San Filippo Neri sulla Trionfale. Ieri l’apertura dei nuovi locali ampliati e restaurati per il Giubileo. Gli interventi permetteranno di accogliere l’utenza in maniera più appropriata e adeguata al flusso degli accessi, quasi trentamila l’anno. Un’operazione possibile grazie soprattutto all’aumento delle postazioni assistenziali che andranno a ridurre di molto l’annoso problema del blocco barelle, ossia l’utilizzo delle lettighe - spesso prese “in ostaggio” dai mezzi del 118 con cui sono stati trasportati i pazienti - su cui fare sostare gli utenti in corridoio.
Il nuovo pronto soccorso si sviluppa, dunque, su una superficie di ben oltre duemila metri quadrati. A inaugurare la struttura è stato, ieri mattina, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, alla presenza del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Roma 1, Giuseppe Quintavalle, e del direttore della direzione salute e integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani. I lavori sono stati finanziati con un investimento di oltre 4,5 milioni di euro, nell’ambito della pianificazione sanitaria e straordinaria per il Giubileo del 2025.
LA RIORGANIZZAZIONE
La rivoluzione in chiave di efficientamento riguarda, nello specifico, le aree interne occupate inizialmente dalla Radiologia. Sono state riorganizzate la Sala dell'Osservazione breve intensiva (Obi), la sala dei codici gialli e di attesa degli accompagnatori e dei pazienti trasportati dalle ambulanze, fino alla camera “calda” e al nuovo posto di polizia, da cui ora gli agenti potranno vigilare e intervenire in maniera più immediata in caso di necessità. Secondo i piani, a breve sarà operativa anche la nuova sala rossa, impiegata per non interrompere il servizio di emergenza-urgenza. Il tutto permetterà al nuovo pronto soccorso di gestire eventuali maxi-emergenze e in caso di iper-afflusso, garantire un miglioramento del comfort con profili di maggiore discrezione per i pazienti.
Il presidente Rocca si è soffermato sul programma di rilancio dell’intero ospedale, a fronte di un ventilato rischio chiusura negli anni passati. «C’è stato un tempo - ha detto - in cui si parlava apertamente di una possibile chiusura del San Filippo Neri. Noi abbiamo, invece, puntato sul suo rilancio. Potenziare il settore dell’emergenza-urgenza, con la ristrutturazione del pronto soccorso significa investire sulla sicurezza dei cittadini, così come si può contare sul presidio degli agenti: chi lavora o si trova in ospedale deve potersi sentire al sicuro, protetto». Quindi, il cronoprogramma degli ulteriori step: «A breve saremo pronti per l’inaugurazione della nuova terapia sub intensiva», ha aggiunto il governatore del Lazio. La scorsa settimana era stato inaugurato il nuovo pronto soccorso del Santo Spirito ed «entro il 2025 - ha concluso Rocca - completeremo il reclutamento del personale sanitario in tutte le aziende del Lazio». In occasione dell’inaugurazione, Rocca, più in generale ha commentato che «presto nel Lazio contiamo di risolvere il problema delle liste d’attesa».
MIGLIORE TECNOLOGIA
Il commissario Asl Quintavalle, dal canto suo, ha voluto ricordare come tutti i cantieri siano improntati alla massima sicurezza: «Al San Filippo Neri è stata rivista anche tutta la parte sismica e statica dell’ospedale, con delle procedure antincendio; inoltre abbiamo avviato una formazione con i vigili del fuoco di 6 mila operatori aziendali». Il nosocomio ha già visto un importante potenziamento dell’offerta diagnostica (dall’implementazione essenziale degli ecotomografi e delle attrezzature elettromedicali), insieme con una centrale di monitoraggio dotata di 12 monitor multi-parametrici e un monitor ripetitore di segnale che emette allarmi visivi e sonori per controllare i parametri vitali dei pazienti in emergenza. Il monitoraggio clinico durante le fasi critiche potrà avvenire attraverso i monitor defibrillatori in grado di rispondere prontamente alle situazioni di emergenza. è stato creato, infine, un nuovo polo di diagnostica radiologica che verrà ultimato ad aprile e servirà l’intero plesso ospedaliero.
Alessia Marani
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