LE REAZIONI È preoccupato per l’andazzo il sindaco M5S Michel Barbet: «Già è grave estirpare le piante, ma più grave è l’insofferenza verso le istituzioni. Che l’obiettivo preso di mira fosse il Comune, lo sapevano benissimo: perciò diventa un segnale brutto. Lo stesso manifestato le scorse settimane con pesanti insulti via social, determinati dalla decisione di riaprire le scuole dopo un solo giorno di chiusura per maltempo. Ribadisco, non fanno male a me, ma a ciò che rappresento. Se si tratta di minorenni cercheremo un modo per spiegarglielo».
Dai parchi non arrivano segnali più incoraggianti. A Collefiorito, i volontari, che hanno preso in custodia gratuita il giardino della Mezzaluna, hanno deciso di prendersi una pausa in attesa di un regolamento che li tuteli. «L’ultimo episodio – racconta uno di loro – è accaduto l’altra sera, quando sono volate parole grosse e qualche ceffone. Eravamo stati chiamati per riaprire i cancelli, dicevano che era rimasto qualcuno dentro, ma non era così. È difficile, addirittura, far capire che dentro non si può girare col motorino».
Il caso di Palazzo Guidoni ha aperto la polemica sulla sorveglianza. «Ho chiesto l’installazione di telecamere ad alta definizione – dice, dall’opposizione Emanuele Di Silvio (Pd) – perché si sa da anni che quelle esistenti non offrono immagini nitide».
Cosa accade davanti al Municipio, lo hanno denunciato più volte i residenti: «Fino a tarda notte diventa campo da calcio e pista di skateboard. Ne derivano urla e la rottura di marmi e piante. Dalla scalinata, invece, vengono lanciate bottiglie di birra».
Qualcuno è stato anche svegliato da chi, suonando alla porta, pretendeva di riavere il pallone finito in balcone. Non viene rispettata nemmeno l’ordinanza, attiva dal 2015, con la quale si vieta l’ingresso alla loggia ai non autorizzati: pena 300 euro di multa. Sono finiti nel dimenticatoio pure i divieti posti nel 2011, dopo il restauro: non ammesse due ruote, skate e animali.
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