Il giorno dopo, il movente rimane di natura passionale, ma cambia lo scenario: coordinati dal tenente Alessandro Iacovelli, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Castel Gandolfo hanno scoperto che, un tempo, gli agricoltori Quinto Marcelli, 72 anni, e Arcangela Gertude Duarte, sessantenne originaria di Capo Verde, erano colleghi e amanti. Il loro flirt è durato un anno. A un certo punto, lei lo ha mollato, ma lui non si sarebbe mai rassegnato all'idea di averla persa per sempre, così avrebbe continuato a riempirla di attenzioni. I due lavoravano gomito a gomito.
Erano dipendenti della ditta Villa Franca, un'azienda che produce vino dal 1909, dove l'uomo trascorreva intere giornate. Di notte, dormiva in una casa tra i vigneti. All'alba dell'altro ieri, dopo l'ennesimo «no» della donna, l'agricoltore con la passione per la caccia ha imbracciato il fucile legalmente custodito e ha esploso un colpo all'indirizzo della sua ex fiamma, centrandola in pieno petto. Poi, ha tentato di togliersi la vita. Il settantenne si è sparato al volto: «Ho raccolto i denti di Quinto da terra», ha riferito un dipendente dell'azienda che ha assistito all'orrore.
Intanto, gli investigatori hanno trovato un'agenda. Prima di consumare lo scempio, il contadino aveva lasciato un messaggio al figlio: «Perdonami». La donna, ricoverata all'ospedale di Tor Vergata, ha già subito due interventi chirurgici ai polmoni, l'uomo, invece, lotta tra la vita e la morte al Policlinico Umberto primo. Nei suoi confronti è scattato l'arresto per tentato omicidio.