Spunta la pubblicità blasfema nelle pensiline dei bus. Utenti sotto choc. L'Atac: «Atto vandalico, rimosse»

Spunta la pubblicità blasfema nelle pensiline dei bus. Utenti sotto choc. L'Atac: «Atto vandalico, rimosse»
di Elena Panarella
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Venerdì 7 Luglio 2017, 17:06
Alcuni manifesti blasfemi sono apparsi ieri alle fermate degli autobus lungo il percorso del tram 8, ma anche a Trastevere, Testaccio e San Giovanni. Sotto choc gli utenti: «Non credevo ai miei occhi, mi sono riparata dal sole sotto la pensilina e ho visto questi poster che offendono anche chi non è credente. In una viene ritratto Gesù in atteggiamenti a sfondo sessuale: una vergogna». L'Atac bolla il caso come atto vandalico e assicura che sono stati rimossi. Resta però da capire come qualcuno sia riuscito a sistemare i cartelloni dietro i vetri sigillati senza lasciare apparenti segni di effrazione: le bacheche per la pubblicità della partecipata si possono aprire infatti solo con una chiave che è in dotazione alla concessionaria. Per questo sulla vicenda indaga la polizia. E sul movente: c'è chi si sbilancia e azzarda che il blitz abbia a che fare con l'incriminazione del cardinale George Pell per pedofilia. Ora bisognerà capire dove sono stati stampati e se c'è una talpa che ha prestato le chiavi ai vandali. A denunciare l'episodio il consigliere comunale di Fdi Fabrizio Ghera, che, dopo aver postato sul suo profilo Facebook alcune foto che mostrano i manifesti affissi all'interno della bacheca delle pensiline Atac, sottolinea: «Ci siamo recati sul posto, a ponte Garibaldi, all'altezza di piazza Sonnino, a cui si riferivano le foto in nostro possesso, per verificare di persona. Abbiamo constatato che la pubblicità oggetto della nostra denuncia è stata già rimossa e sostituita con altre immagini pubblicitarie».

L'INTERVENTO
«È un fatto gravissimo, bisogna individuare i colpevoli - aggiunge Ghera -, grandi responsabilità le hanno anche gli uffici preposti che hanno permesso che tale messaggio pubblicitario venisse affisso». Pronta la risposta di Atac: «In relazione al gravissimo atto che ha riguardato alcuni manifesti con immagini blasfeme esposti in alcune unità di fermate bus si tratta ovviamente di un atto vandalico. Nessuna autorizzazione è stata concessa da noi». L'Assessore alla Mobilità, Linda Meleo, precisa: «Abbiamo provveduto subito a mettere in campo tutte le forze per dare una risposta immediata eliminando i manifesti con l'aiuto della Polizia Locale. Nessuna autorizzazione è stata concessa da Atac, né del resto poteva essere concessa da Atac trattandosi di spazi nella piena disponibilità, in base a un contratto vigente da molti anni, della società Clear Channel. La stessa società ha già provveduto a presentare denuncia all'autorità giudiziaria».