«Il testo è chiaro – spiega De Simone - La responsabilità dei dati viene sottratta al PRA e passata alla Motorizzazione. L’intera architettura del settore, inoltre, viene ridisegnata: ad oggi si procede con sistemi in parallelo mentre la struttura, secondo questo piano, dovrebbe diventare verticale. In sei mesi, forse un anno, l’archivio PRA rischierebbe di essere considerato superfluo, con una serie di conseguenti licenziamenti».
È proprio per questi temi che lavoratrici e i lavoratori di ACI Informatica hanno svolto un nuovo presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dopo aver esposto una serie di criticità del testo. «Il Ministero ha dichiarato di concordare e di essere disponibili a intervenire per quel che concerne la funzione del PRA come archivio dei dati giuridico-patrimoniali e di proprietà dei veicoli. È un segno di apertura che abbiamo apprezzato ma non basta. Si mantiene infatti l’idea di rendere verticale la struttura e restano, di conseguenza, le nostre preoccupazioni per i rischi occupazionali. Porteremo quindi avanti il percorso di confronto con gli organi istituzionali e in primo luogo con le Commissioni Parlamentari, sperando in una modifica del testo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA