ROMA Una nuova infornata di espulsioni potrebbe scuotere il M5S. E' questo uno dei primi segnali del nuovo corso impresso dal direttorio che ha voluto subito dare una sveglia ai colleghi parlamentari sugli obblighi di rendicontazione, specialità grillina per eccellenza.
Sul tavolo dell'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Camera e Senato che andrà in scena mercoledì 3 dicembre ci sarebbero una ventina di posizioni a rischio. In bilico ci sono 17 parlamentari in ritardo con la pubblicazione delle rendicontazioni sul sito ufficiale 5 stelle Tirendiconto.it. Il capogruppo Andrea Cecconi è stato categorico: «O li mettete sul sito ufficiale o siete fuori». Con un'emorragia tale di parlamentari, a questo punto, c'è chi ipotizza un nuovo gruppo: alla Camera basterebbero 20 deputati, e ai 17 (più altri 4 al Senato) non resterebbe che rispolverare i contatti con alcuni degli ex che hanno trovato asilo al Misto.
DIRETTORIO AL LAVORO
Intanto il nuovo direttorio, ma dallo staff si preferisce la denominazione più neutra di «comitato dei garanti», arrivano dichiarazioni compassate e commenti concilianti.
PIZZAROTTI SI ORGANIZZA
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti è eclissato da questa nuova faccia dei 5 stelle. Lui incassa, non reagisce e corregge il tiro delle aspettative sul 7 dicembre. «Non sarà l'ufficializzazione di una corrente», ripete a gran voce. Si aspetta, però, una massiccia cordata di sindaci e consiglieri. Il collega Filippo Nogarin ha fatto sapere che ci sarà, e zse non posso, farò in modo che Livorno non manchi».
La giornata prevede una mattinata dedicata alle esperienze amministrative e poi, il pomeriggio, microfono libero per tutti i presenti, quelli stanchi di dibattere solo a colpi di clic sulle questioni interne al movimento. All'ingresso Pizzarotti non chiederà la tessera fedeltà. Per ora sono oltre 250 i partecipanti, tra cui anche un mix di parlamentari dichiarati o convinti eretici: uno su tutti Massimo Artini, fresco di espulsione. A Di Maio, il preferito dai grillini di Parma, ma anche agli altri del neonato direttorio l'invito è stato ripetutamente rinnovato. Risposte? Non pervenute.